Se Dante avesse avuto Facebook il suo Inferno 3.0 sarebbe così

innovaizone

Dante Alighieri compie 750 anni. Si, non sono 75 ma 750 dalla nascita del padre della Divina Commedia, il Sommo Poeta quello al quale il 4 aprile Roberto Benigni ha dedicato una lettura della suddetta Commedia in Senato. Dante, Benigni, Senato… se avete capito bene adesso vi starete chiedendo di cosa possa trattare questo post.Ecco, questo post tratta di etichette.

Avete presente quando si dice “io non amo le etichette”? Ecco, io invece le amo, da morire.

Le amo perché le etichette sono una semplificazione, ci rendono più facile il comprendere le cose, ci danno modo di racchiudere le persone e gli eventi dentro a schemi, a insiemi mentali che ci agevolano nei ragionamenti.

Noi ragioniamo per immagini e se riusciamo a mettere dei TAG sui pensieri riusciamo poi a congiungerli, a unirli ,a fonderli e a elaborarli.

Il tutto sta nel non lasciarsi prendere dalla “forza delle etichette” ovvero non dobbiamo dare una connotazione a una cosa se non siamo pronti, disponibili e soprattutto in grado di cambiare idea, di essere pronti a staccarla, quell’etichetta.

Per questo oggi mi voglio divertire a fare una colta, importante e del tutto ironica rivisitazione storica nulla di meno che su quello che viene definito Il Sommo Poeta, ovvero il potente Dante Alighieri. Sapete che “La Divina Commedia” è forse il libro più conosciuto e influente del mondo, nell’immaginario della civiltà occidentale per lo meno di certo. Bene, sapete che il libro è suddiviso in tre parti distinte che sono Inferno, Purgatorio e Paradiso ma la parte senza dubbio più affascinate e più studiata è l’Inferno, l’Inferno di Dante appunto, un luogo tutt’altro che ameno in cui le persone si trovano di fronte alle loro responsabilità terrene.

Per sempre.

Ora, Dante è stato un grandissimo etichettatore (se non vi piacciono le etichette andatelo a dire a lui) e nell’Inferno ha piazzato 9 Cerchi, ognuno corrispondente a una tipologia di peccatori, partendo dai meno gravi (Primo Cerchio) ai più terribili (Nono Cerchio) ulteriormente suddivisi in bolge o in gironi o in zone.

Bene, noi per comodità prenderemo solo i Cerchi e identificheremo quali sono le persone che, in questa era digitale, potrebbero essere messe a forza dentro a uno di questi anelli. Ovviamente si tratta di un gioco: nessuno manda all’inferno nessuno, solo così… per appiccicare qualche etichetta.

Primo cerchio – IL LIMBO

Dante mette nel Primo Cerchio le persone che non avendo ricevuto il battesimo ed essendo stati privi della fede, non possono gioire della visione di Dio.

Io li definirei gli inconsapevoli.

Credits: sodahead.com

Sono tutte quelle persone che non hanno idea del fatto che quello che fanno sui social abbia una ricaduta anche nella vita reale, quelli che non hanno idea che esiste un diritto alla privacy anche per gli altri e non solo per loro stessi.Sono quelli che scrivono in maiuscolo e quando glielo fai notare non capiscono cosa ci sia di male. Sbagliano, certo, ma non lo sanno. Quelli che urlano, inconsapevoli di essere in un mondo che sussurra in quanto sordi.

Secondo cerchio – I LUSSURIOSI

Questi a me piace chiamarli gli arr##ati. Sono quelli, specialmente uomini, che hanno preso i social come il loro particolare terreno di caccia, si sentono predatori e hanno in mente l’idea che Internet serva solo per una cosa. Per quella cosa.

Foto: mightytext.net

Sono i tipi da messaggio privato su Facebook per agganciarti o che sfruttano la loro posizione di CEO su Linkedin per chiederti se i tuoi piedi sono belli come le scarpe che li contengono. Brutta razza.

Terzo cerchio – I GOLOSI

I Cerchi 2, 3, 4 e 5 Dante li fa riempire di quelli che vengono chiamati “incontinenti” ovvero quelle persone che dirigono l’amore verso fini, persone e cose di per sé buoni, ma in maniera sconsiderata.

Cresidt: tucson.com

Sapete chi ci metto io nei golosi? Ci metto i fanboy. Ci metto tutte quelle persone che non sono mai sazie di un marchio, di un prodotto, di un brand, di un logo senza mai avere provato altro. Ci metto tutti quelli che credono di essere migliori degli altri “per fede” senza avere alcuna esperienza ad avallo, quelli che ti dicono che devi passare ad Apple perché è meglio senza avere provato nulla, se non Apple.

Quarto cerchio – GLI AVARI E I PRODIGHI

Eccoli qua, quelli che non danno nulla oppure danno tutto ma sempre senza motivo. Sono sempre incontinenti, come i golosi e i lussuriosi, ma in modo diverso: sono quelli che vogliono da te delle consulenze senza pagarle, facendole passare per favori personali, ma non sono amici.

Credits: ere.net

Sono quelli che passano il loro tempo a cercare di esaudire i desideri degli altri per avere, loro stessi, la consapevolezza di esistere. Sono quelli che non pensano mai agli altri, in un senso o nell’altro. Quelli che ti scrivono in privato per farti “spingere” un loro contenuto o leggere un loro post quando non hanno mai fatto nulla per te. Sono anche quelli incapaci di dire no alle richieste di cui sopra.

Quinto cerchio – GLI IRACONDI E GLI ACCIDIOSI

Questi lo sapete chi sono, in particolare: sono quelli sempre pronti alla rissa virtuale, sempre pronti ad aggredire, difesi o in ogni caso sicuri dietro allo schermo di un monitor. Sono quelli non fanno altro che lamentarsi, che si definiscono distruttivi, s’incazzano ma non fanno nulla per cambiare loro o la loro situazione.

La campagna virtuale su Facebook “Gattini su Salvini”. Tanta ironia e niente insulti.

Sono pronti alla rissa ma schifosamente pigri, sono iracondi e accidiosi, appunto.Quelli che riempiono la propria bacheca di Facebook con “ci sono troppe tasse” o “il mio lavoro fa schifo” o “maledetta crisi economica” o che addirittura attaccano in modo cieco e razzista senza permettere che qualcuno dica loro nulla perché si trincerano dietro “io dico quello che penso”.

Sesto cerchio – GLI ERETICI

Beh ecco, questo è forse il Cerchio più difficile da ricollocare in tempi moderni e in ottica social, ma non impossibile. Anzi, a ben pensare cosa sono oggi gli eretici se non quelle persone che negano quello che è evidentemente inconfutabile in rapporto con la storia o con la realtà dei fatti? Chi sono se non i dietologi a tutti i costi o i negazionisti senza se e senza ma.Chi sono se non quelli che, accecati dalla loro eresia, costruiscono storie del tutto non vere basate su preconcetti sbagliati generando di fatto una controinformazione senza senso?

Le “scie chimiche”. Foto: karmanews.it

Sono quelli che guardando il cielo pensano subito alle scie chimiche, quelli che pensano che dietro a ogni cosa c’è una mano invisibile. Sono quelli che ai tempi in cui Mercedes mi concesse una Smart per un anno dopo i fatti di #UnaMacchinaPerRudy mi accusavano che il mio incidente in auto fosse tutta una montatura.

7 Settimo cerchio – I VIOLENTI

Sono i bulli, sono gli stalker. Sono quella brutta razza di persone che approfitta di un mezzo nato per socializzare, crescere e vivere facendolo diventare un veicolo di violenza, psicologica e non. Sono tra i peggiori… se oggi Dante fosse al mondo li caccerebbe più in basso, di certo.

Foto: yourbellalife.com

Sono quelli che andrebbero denunziati et arrestati, senza se e senza ma. Sono quelli che non hanno in mente solo il sesso perché sono davvero troppo cattivi: hanno in mente il possesso, degli altri.

Ottavo cerchio – I FRAUDOLENTI

Sono i cracker, non sono gli hacker. Sono quelli che tentano di rubare la tua identità con la malizia o con la tecnologia, per sostituirsi a te e derubare, depredare e in sostanza fregare chi di te si fida.

Credits: onlinefraudcenter.wordpress.com

Sono quelli che ti dicono su Facebook di vendere loro una pagina, dargliela in gestione, e appena gliela passi ti levano come amministratore e scompaiono. Sono quelli che ti clonano la carta e spendono i tuo soldi alle corse di Cavalli, in Inghilterra. Quelli che ti dicono su eBay “paga in anticipo” tu paghi e loro non ti mandano la roba. Sono quelli che inquinano le persone facendo loro credere che tutto online sia marcio.

Nono cerchio – I TRADITORI

In effetti siamo arrivati in fondo e questi, ma non solo nel mondo online, sono i peggiori. La fiducia è una delle cose più importanti della nostra società, un collante sociale appunto, che se messo in discussione risulta destabilizzare tutto e tutti. I traditori sono coloro che si impossessano della tua fiducia, lentamente, che mentre lavorano per manipolarti lavorano anche con altri, per venderti. Sono quelli di cui avere più paura, quelli che ci possono fare più male e quelli che ci possono deludere di più.

Credits: bloomberg.com

Sono quelli che in Whatsapp ti mandano un messaggio privato con una scusa per sapere qualcosa che con quel messaggio privato non c’entra. Sono quelli che ti fanno dire qualcosa di “inopportuno” in DM su Twitter per poi pubblicare la conversazione, nata come privata..

E TU, DI CHE CERCHIO SEI?

Ovviamente, alla fine di questa discesa tra i peccatori della Rete ci si sente un filino in pericolo ma sfido chiunque a non riconoscersi almeno un po’ in una o più di queste categorie: certo, se vi riconoscete nei traditori o nei violenti avete due problemi, il primo è di rapporto con gli altri e il secondo di una consapevolezza che dovrebbe aiutarvi a cambiare ma non lo fa.

Siete matti, ecco.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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