in

Scopri come il tribunale online sta cambiando la giustizia in Italia

Non crederai mai a quanto può essere complicato accedere alla giustizia online in Italia. Ecco cosa abbiamo scoperto!

scopri come il tribunale online sta cambiando la giustizia in italia 1752733332

Immagina di poter accedere alla giustizia comodamente da casa tua, senza dover affrontare lunghe code in tribunale. Sembra un sogno, vero? Eppure, potrebbe diventare realtà grazie al primo esperimento italiano di tribunale online. Ma quali sono le vere opportunità e le sfide di questo progetto innovativo? Scopriamolo insieme!

Il tribunale online: un progetto ambizioso

Il tribunale online è stato concepito dal ministero della Giustizia come risposta all’emergenza Covid-19, con l’obiettivo di rendere la giustizia più accessibile a tutti. Questo progetto, finanziato con fondi europei, non è solo per avvocati e professionisti, ma anche per i cittadini comuni. Immagina di poter presentare una domanda di nomina di un amministratore di sostegno o di ottenere un’autorizzazione alla vendita di beni ereditari senza mai dover uscire di casa!

Tuttavia, nonostante l’entusiasmo iniziale, ci sono ancora molte incognite.

Infatti, il ministero della Giustizia ha dichiarato di non avere dati sull’effettivo utilizzo del portale. Per fare luce su come funziona, abbiamo deciso di fare un ‘sopralluogo’ virtuale con due avvocate esperte in diritto di famiglia, Germana Bertoli e Guia Faccincani.

Accesso e funzionalità: un percorso tortuoso

Il portale del tribunale online è accessibile solo previa autenticazione digitale con Spid, Cie o Cns. Questo potrebbe rappresentare un ostacolo per molti, soprattutto per coloro che non sono pratici del mondo digitale. “Senza dubbio, è più facile per chi ha già esperienza con la tecnologia”, afferma Bertoli. Ma c’è di più: la homepage del sito è carente di informazioni utili, e spesso gli utenti si trovano a navigare a tentoni per scoprire quali servizi sono effettivamente disponibili.

Ad esempio, per trovare informazioni sui servizi, si deve cliccare più volte, e non è chiaro quali siano attivi o meno. L’impressione è che la piattaforma sia pensata per chi già conosce il linguaggio giuridico, lasciando indietro coloro che potrebbero aver bisogno di queste informazioni con urgenza. “Chi accede deve già avere informazioni o supporto da un professionista”, aggiunge Faccincani. Ma come possiamo rendere la giustizia più accessibile a tutti?

Prove e miglioramenti: cosa funziona e cosa no

Abbiamo testato la presentazione di una domanda per la nomina di un amministratore di sostegno. La procedura è guidata e intuitiva, ma c’è un aspetto preoccupante: anche se non finalizzi l’istanza, il tuo tentativo rimane registrato nel sistema. Questo potrebbe sollevare preoccupazioni sulla privacy.

In definitiva, l’iniziativa ha il potenziale di snellire il lavoro delle cancellerie, ma la comunicazione e l’accessibilità del portale necessitano di un miglioramento significativo.

In un mondo sempre più digitale, la giustizia deve trovare il modo di avvicinarsi ai cittadini, non solo attraverso la tecnologia, ma anche con informazioni chiare e supporto adeguato. E mentre il ministero della Giustizia promette di estendere questo servizio a tutti i tribunali, la mancanza di dati sull’utilizzo del portale rimane una preoccupazione. Riusciranno a risolvere questi problemi e a fare del tribunale online una realtà accessibile per tutti? Solo il tempo lo dirà.

What do you think?

Scritto da Staff

innovaizone

Come Google semplifica le ricerche grazie all’AI

investimenti da 1 milione di sterline per le startup tech britanniche 1752737019

Investimenti da 1 milione di sterline per le startup tech britanniche