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La cometa 3I/ATLAS, un oggetto interstellare che ha catturato l’attenzione degli astronomi, sta per raggiungere il suo punto di massimo avvicinamento alla Terra. Le recenti scoperte rivelano un diametro stimato di circa 820 metri a 1050 metri, ben lontano dalle previsioni iniziali di 5,6 km. Questo cambiamento nelle stime è stato portato alla luce da uno studio condotto dall’Università di Canterbury.
La cometa passerà a una distanza di circa 270 milioni di chilometri dalla Terra, un evento che ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica e tra gli appassionati di astronomia. Nonostante la considerevole distanza, questa cometa rappresenta un’opportunità unica per l’osservazione astronomica.
Le caratteristiche della cometa 3I/ATLAS
Scoperta il 1 luglio dai telescopi del progetto ATLAS in Cile, 3I/ATLAS è il terzo oggetto interstellare mai identificato nel nostro sistema solare, dopo 1I/‘Oumuamua e 2I/Borisov.
Questo corpo celeste si muove in un’orbita iperbolica, con un’eccentricità di 6, il che indica che non tornerà mai più nel nostro sistema. Il suo passaggio è quindi un evento raro e prezioso per gli astronomi.
Comportamento e aspetto visivo
All’avvicinarsi al Sole, 3I/ATLAS ha mostrato una colorazione verde e un’anti-coda stabile, elementi che hanno suscitato molte domande. Secondo il professor Avi Loeb, dell’Università di Harvard, l’anti-coda non sarebbe un semplice fenomeno ottico, ma un vero e proprio getto fisico. Questo è un aspetto insolito, poiché molte comete presentano un’illusione ottica simile a causa della posizione relativa della Terra e del Sole.
Osservazioni e monitoraggio della cometa
Il monitoraggio di 3I/ATLAS è stato condotto da vari enti, tra cui la NASA e l’Agenzia spaziale europea (ESA).
La cometa ha raggiunto il perielio a 200 milioni di km dal Sole, e ora sta continuando la sua traiettoria verso il perigeo, il punto di minima distanza dalla Terra. Durante il suo passaggio, gli astronomi di tutto il mondo si sono attivati per osservare e documentare questo evento straordinario.
Le osservazioni di Alberto Brunati
Un’importante fotografia della cometa è stata catturata da Alberto Brunati, astrofotografo del Gruppo Astronomico Tradatese. Con un telescopio rifrattore da 127 cm, Brunati ha immortalato la cometa all’alba, mostrando un getto lungo 500.000 km diretto verso il Sole. Queste immagini sono il risultato di un’attenta osservazione e rappresentano un contributo significativo alla documentazione di questo fenomeno.
In sintesi, la cometa 3I/ATLAS si sta rivelando una fonte di grande interesse sia per la comunità scientifica che per gli appassionati di astronomia.
Le sue caratteristiche uniche, unite al passaggio vicino alla Terra, offrono un’opportunità senza precedenti per l’osservazione e lo studio di oggetti interstellari.
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