Un patrimonio artistico da scoprire
La Cappella Brancacci, situata all’interno della chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze, è un capolavoro del Rinascimento italiano. Realizzata tra il 1423 e il 1483, la cappella ospita affreschi di artisti del calibro di Masolino da Panicale, Masaccio e Filippino Lippi. Recenti studi hanno rivelato dettagli sorprendenti che erano rimasti invisibili per secoli, grazie all’uso di tecnologie avanzate.
La tecnologia al servizio dell’arte
Le analisi condotte da un team di esperti, tra cui ricercatori dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) e dell’Istituto di ottica (Cnr-Ino), hanno utilizzato una tecnica innovativa chiamata Scanning macro X-ray fluorescence (macro-Xrf). Questa metodologia consente di mappare la presenza di elementi chimici nelle opere d’arte senza danneggiarle, rivelando così pigmenti e dettagli precedentemente sconosciuti.
Dettagli sorprendenti emersi dagli affreschi
Le analisi hanno portato alla luce elementi inaspettati nella scena della Tentazione di Adamo ed Eva, come una vegetazione lussureggiante e foglie di fico e melo che coprono le nudità dei protagonisti. Questi dettagli, secondo gli esperti, sono originali e non riconducibili agli interventi di censura del 1642, che hanno portato alla rimozione di alcune parti durante i restauri degli anni ’80.
Raggi dorati e misteri da risolvere
Nella scena della Cacciata dei Progenitori dall’Eden, è stata scoperta la presenza di raggi di luce che un tempo erano dorati, ma che oggi appaiono neri o grigio scuro. Gli studiosi stanno ora cercando di capire il motivo di questa trasformazione. Le ipotesi variano da alterazioni naturali dei pigmenti nel tempo a possibili danni causati da interventi di pulitura.
Collaborazioni per la ricerca
Per approfondire queste scoperte, è stata avviata una collaborazione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) di Mendrisio. Questo lavoro congiunto mira a svelare ulteriori misteri legati agli affreschi e a preservare il patrimonio artistico della Cappella Brancacci per le future generazioni.