Recentemente, l’Università degli Studi Milano-Bicocca ha ospitato un’importante iniziativa intitolata Riprendiamoci l’Internet. Questo evento ha visto la partecipazione di 89 individui tra genitori, educatori e insegnanti, con lo scopo di affrontare le sfide legate all’educazione digitale. Organizzato da Hearts & Science in collaborazione con la Rete dei Patti Digitali e l’università stessa, il progetto ha ricevuto anche il patrocinio della Regione Lombardia.
Il programma è emerso da una ricerca condotta da Hearts & Science, il cui obiettivo era quello di indagare le preoccupazioni e le consapevolezze dei genitori riguardo alla vita online dei propri figli. Da questo studio è scaturita l’esigenza di fornire strumenti pratici per affrontare i problemi dell’educazione digitale, promuovendo al contempo un uso più consapevole della rete.
Un confronto necessario per la comunità educativa
Durante le due giornate di lavoro, tenutesi il 18 e 25 ottobre, sono stati affrontati argomenti cruciali come il contesto socio-tecnologico attuale, le sfide della connessione costante e le interazioni degli adolescenti con social media, videogiochi e contenuti televisivi. Questi approfondimenti hanno permesso ai partecipanti di riflettere su come i ragazzi si relazionano con il mondo digitale.
Risultati significativi e progressi nella consapevolezza
I risultati emersi dai questionari somministrati ai partecipanti mostrano un aumento significativo nella consapevolezza riguardo all’uso del digitale. Il numero di genitori che si sentono aggiornati sulle abitudini online dei propri figli è aumentato del 27%, mentre la capacità di valutare il valore educativo di app e video è cresciuta del 24%.
Inoltre, c’è stato un incremento del 21% nella propensione a favorire un utilizzo attivo e costruttivo del digitale.
La questione del cyberbullismo e dei rischi online ha visto un aumento del 13%, riflettendo una maggiore consapevolezza delle problematiche legate alla sicurezza in rete. La collaborazione tra genitori è cresciuta dell’8%, evidenziando l’importanza di un approccio comunitario alla gestione delle nuove tecnologie.
La necessità di una rete educativa condivisa
Marco Gui, docente presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca, ha sottolineato l’importanza di unire le forze tra famiglie, scuole e istituzioni. “Non possiamo affrontare le sfide del digitale da soli – ha affermato – è necessario costruire una rete di supporto che ci aiuti a stabilire norme sociali e risposte collettive, soprattutto in un’era di rapidi cambiamenti tecnologici.”
Collaborazione tra tutti i protagonisti
Stefania Garassini, docente dell’Università Cattolica, ha evidenziato come un internet migliore richieda un impegno attivo anche da parte delle aziende che producono contenuti. “È essenziale una cooperazione tra il mondo aziendale, le istituzioni, le scuole e le famiglie – ha dichiarato – per garantire una rete più consapevole e sicura.”
Marco Girelli, amministratore delegato di Omnicom Media Group, ha aggiunto che l’iniziativa dimostra come il settore della comunicazione possa contribuire a generare valore sociale. Anche Emanuele Giraldi, managing director di Hearts & Science, ha espresso soddisfazione per il riscontro positivo dei partecipanti, evidenziando che l’incontro rappresenta un passo verso un digitale più umano e condiviso.
Verso un futuro più consapevole
Più che un semplice evento, Riprendiamoci l’Internet è stato un inizio per un percorso di collaborazione tra il mondo accademico, le istituzioni e la comunicazione. L’obiettivo ora è quello di far crescere una rete di supporto per le famiglie e le scuole, affinché possano affrontare insieme le sfide della vita digitale dei ragazzi.
“Riprendersi l’Internet” non significa allontanarsi dalla rete, ma piuttosto imparare a sfruttarla in modo consapevole, costruendo un ambiente digitale più sicuro e responsabile per le generazioni future.

