Il contesto attuale del sistema Spid
Il sistema pubblico di identità digitale, noto come Spid, è diventato un elemento fondamentale per l’accesso ai servizi online in Italia. Con oltre 40,5 milioni di identità emesse, Spid rappresenta una risorsa indispensabile per il governo italiano, che si è posto l’obiettivo di raggiungere il 70% della popolazione con identità digitale entro giugno 2026. Tuttavia, la scadenza delle convenzioni con i gestori, fissata per il 9 ottobre, ha sollevato interrogativi sulla continuità del servizio e sulla necessità di un rinnovo tempestivo.
Le sfide del rinnovo delle convenzioni
Il governo Meloni si trova di fronte a una situazione complessa. Le convenzioni con i gestori di Spid, scadute a fine 2022, sono state prorogate d’ufficio fino alla primavera del 2023, ma ora è necessario avviare una trattativa per il rinnovo.
La questione dei fondi è cruciale: solo di recente, 40 milioni di euro sono stati sbloccati per sostenere il servizio, dopo un lungo periodo di attesa e burocrazia. Questo ritardo ha messo in difficoltà i gestori, che ora si aspettano di ricevere i fondi promessi per poter continuare a offrire il servizio.
Il ruolo della carta d’identità elettronica (Cie)
Il sottosegretario Alessio Butti ha espresso l’intenzione di puntare sulla carta d’identità elettronica (Cie) come perno del sistema di identità digitale nazionale. La Cie, emessa dal ministero dell’Interno, offre un’alternativa a Spid, con un costo fisso e un sistema di accesso tramite codici pin e puk. Per facilitare l’adozione della Cie, è stata sviluppata l’app CieId, che consente di utilizzare il documento anche senza lettore NFC.
Nonostante i numeri di attivazione della Cie siano in crescita, il traguardo di 42,3 milioni di identità digitali rimane lontano, rendendo Spid ancora fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Prospettive future e importanza del rinnovo
Il rinnovo delle convenzioni con i gestori di Spid è cruciale per il governo, non solo per garantire la continuità del servizio, ma anche per dimostrare l’impegno dell’Italia nel raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione. Con una popolazione di circa 50 milioni di cittadini, è essenziale che il governo lavori in modo proattivo per facilitare l’accesso all’identità digitale. La partita è aperta e le prossime settimane saranno decisive per il futuro di Spid e per la digitalizzazione in Italia.