Protezione Civica ; Il ritorno a scuola di Crevalcore

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È stato uno dei comuni maggiormente colpiti dal sisma, Crevalcore. Eppure è uno dei pochi dove si respirano a pieni polmoni ottimismo e speranza. Dalla semplice voglia di ricominciare i crevalcoresi sono passati all’azione: hanno riscoperto il loro forte senso di responsabilità e il desiderio di sentirsi fortemente comunità. Per questo motivo, lunedì 8 ottobre gli alunni delle scuole elementari e medie, che per le prime tre settimane sono stati ospiti negli edifici scolastici dei comuni limitrofi, potranno tornare a scuola nel proprio comune.

In quest’ultima settimana, infatti, genitori e nonni si sono rimboccati le maniche per provvedere da soli al recupero e al trasloco dei materiali scolastici dalle loro sedi storiche ai moduli prefabbricati concessi dalla Regione Emilia Romagna. Già da lunedì prossimo, gli studenti potranno usufruire del servizio di scuolabus e del servizio mensa erogati dal Comune.

Una notizia ancora più bella arriva, però, dalla frazione di Palata Pepoli, 900 anime e 150 bambini, che ha riscoperto nella “scuola” l’elemento centrale della propria vita sociale.

Come ha detto Alessandro Volpi, referente Programma Italia di Intervita Onlus,non avere più la scuola a Palata Pepoli avrebbe significato far morire questa frazione“. Così Intervita Onlus – da 10 anni impegnata a favore dei bambini del Sud del Mondo – e Syusy Blady, dopo un incontro avvenuto “per caso” all’Arena del Sole di Bologna, hanno deciso di aiutare il sindaco Claudio Broglia a realizzare l’Asilo Volante. Si tratta di una struttura che, unendo innovazione e concretezza, consentirà ai bimbi di avere, entro settembre 2013, la loro scuola materna ecologica, antisismica, sicura, originale.

Per trasformare il sogno dell’Asilo in un progetto, è stato coinvolto nel progetto anche l’architetto bolognese Alessandro Marata, sostenitore della disciplina del Green Building, che sintetizza in quattro punti le caratteristiche peculiari del progetto:

  1. alta efficienza energetica, dovuta all’elevato livello di isolamento termico e all’alto rendimento degli impianti;
  2. emissione zero in atmosfera, in quanto l’edificio sarà alimentato da tecnologie solari ed innovative;
  3. realizzazione “a secco”, che rende molto veloce la costruzione dell’edificio e garantisce un alto livello di flessibilità, consentendo facili modifiche nel tempo;
  4. utilizzo di materiali di riciclo nella filiera edilizia

La visione iniziale dell’Asilo Volante nasce dall’l’idea di applicare l’esperienza maturata rispettivamente da Syusy Blady nell’uso della Yurta e da Antonio Montanari, ideatore dell’Art Container, un asilo sicuro, ecologico, innovativo, antisismico.

Ma perché chiamare questo asilo “Volante”? Ecco la risposta fornita dall’ideatore Antonio Montanari: il progetto prevede sopra la struttura un orto didattico per bambini. Obiettivo del progetto è anche quello di ottenere la certificazione LEED dal Green Building Council Italia. Per realizzare questo splendido progetto: ad oggi sono stati raccolti circa 300mila euro provenienti da donazioni private effettuate attraverso Intervita. Chiunque voglia partecipare alla realizzazione di questo sogno, può effettuare una donazione collegandosi al sito.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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Scritto da chef

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