Negli ultimi giorni, si è acceso un dibattito significativo attorno al servizio SPID di Poste Italiane, in particolare riguardo alla possibilità di un costo associato al suo utilizzo. Le affermazioni di Matteo Del Fante, CEO dell’azienda, hanno sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i cittadini, specialmente tra i 24 milioni di utenti che attualmente utilizzano questo servizio per l’autenticazione digitale.
Le dichiarazioni di Matteo Del Fante
Durante un evento tenutosi a Milano per celebrare il decimo anniversario della quotazione in Borsa di Poste Italiane, Del Fante ha affermato: “Il mercato non sta più rendendo gratuito SPID, stiamo facendo le nostre valutazioni”. Questo commento ha destato preoccupazione, poiché potrebbe preannunciare l’introduzione di un canone annuale per il servizio, simile a quanto già avvenuto con altri provider come Aruba e InfoCert.
Implicazioni per gli utenti
Se Poste Italiane decidesse di applicare un costo per SPID, ciò potrebbe avere ripercussioni significative non solo sul piano economico, ma anche sul piano dell’accessibilità. Per molti cittadini, l’obbligo di pagare un canone potrebbe rappresentare una barriera, considerando che non tutti hanno familiarità con i pagamenti online o la possibilità di recarsi fisicamente in ufficio. Inoltre, la recente storia di Poste Italiane, che ha già introdotto una tariffa per l’identificazione presso gli sportelli, non fa ben sperare per un futuro gratuito del servizio.
Il contesto normativo e le alternative
Il governo italiano ha già avviato un processo di transizione verso l’utilizzo della carta di identità elettronica (CIE) come metodo di identificazione ufficiale, suggerendo che SPID potrebbe non essere più la priorità nel panorama dei servizi digitali.
Questa tendenza potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la commercializzazione di servizi che, in passato, erano stati offerti gratuitamente.
La posizione dei competitor
È opportuno notare che diversi provider di servizi digitali hanno già implementato un modello di business basato su abbonamenti. Provider come Register.it e Namirial hanno adottato questa strategia, il che pone interrogativi sul futuro di Poste Italiane nel contesto di un mercato che sta cambiando rapidamente. Sarà interessante osservare se l’azienda deciderà di seguire questa direzione o se troverà un modo per mantenere SPID accessibile a tutti.
Prospettive future
Le recenti dichiarazioni di Matteo Del Fante hanno riacceso il dibattito sulla gratuità del servizio SPID, suscitando preoccupazioni tra i cittadini. Mentre ci si aspetta un chiarimento sulle future politiche tariffarie, resta da vedere come Poste Italiane intenderà affrontare la sfida di mantenere la fiducia degli utenti e la propria rilevanza nel panorama digitale italiano.
Con l’introduzione di alternative come la CIE e il cambiamento delle dinamiche di mercato, il futuro di SPID potrebbe subire trasformazioni significative.


