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Prestiti per ristrutturazioni green: cosa sapere

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La bolletta energetica continua a salire, la casa disperde calore da tutte le parti e in estate invece diventa un forno. Sai che ristrutturare in chiave green risolverebbe il problema, ma i costi sembrano proibitivi. Un cappotto termico qui, una pompa di calore là, pannelli fotovoltaici sul tetto: come si fa a mettere insieme decine di migliaia di euro?
In realtà, le ristrutturazioni green, oltre a far risparmiare nel lungo periodo sulle bollette, possono contare su agevolazioni fiscali e soluzioni di finanziamento dedicate. Vediamo cosa serve sapere per trasformare la propria casa in un’abitazione più efficiente ed ecosostenibile senza mandare in crisi il budget familiare.

Perché ristrutturare green conviene davvero

Le ristrutturazioni ecologiche non sono solo una questione di ambiente, ma rappresentano un investimento economico intelligente. Un appartamento in classe energetica G può arrivare a costare fino a 2.000 euro all’anno in bollette energetiche. Lo stesso appartamento in classe A ne costa circa 200. La differenza è, dunque, enorme.

Questo risparmio si accumula anno dopo anno. Su dieci anni sono 18.000 euro risparmiati. Anche considerando l’investimento iniziale per la ristrutturazione, il ritorno economico è concreto e misurabile.

C’è poi la questione del valore immobiliare. Una casa efficiente dal punto di vista energetico vale di più sul mercato. Gli acquirenti sono sempre più attenti alla classe energetica, che influisce direttamente sui costi di gestione futuri.

Infine, va considerato il comfort abitativo. Una casa ben isolata mantiene temperature stabili, elimina gli spifferi, riduce l’umidità. Vivere bene conta, e non ha prezzo.
Le agevolazioni fiscali: cosa c’è ora e cosa cambia dal 2026
Siamo a fine 2025 e il quadro delle detrazioni fiscali è ancora favorevole, ma sta per cambiare. Quest’anno il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus sono al 50% per gli interventi sull’abitazione principale, mentre per le altre abitazioni la detrazione è al 36%. La detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Dal 2026, però, le percentuali si abbassano ulteriormente: 36% per l’abitazione principale e solo 30% per le altre abitazioni. Questo vale anche per il 2027. Chi sta pensando a una ristrutturazione green farebbe bene a muoversi prima della fine dell’anno per beneficiare delle condizioni attuali più vantaggiose.

È importante sapere che dal 2025 non sono più incentivate le caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili. Vengono invece ancora agevolati sistemi come pompe di calore, generatori a biomassa, sistemi ibridi e microcogeneratori.

Il Bonus Mobili resta attivo con una detrazione del 50% su un massimo di 5.000 euro di spesa, ma solo se collegato a interventi di ristrutturazione.

Il Superbonus nel 2025 è al 65% per gli interventi trainanti, ma è riservato a condomini, edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità e organizzazioni non lucrative, con requisiti specifici da rispettare.

Gli interventi principali per una casa green

Ma come rendere una casa davvero efficiente? Il cappotto termico è uno degli interventi più efficaci. Consiste nell’applicare pannelli isolanti alle pareti esterne dell’edificio, creando una barriera che impedisce la dispersione del calore. I costi variano tra 180 e 400 euro al metro quadrato, ma il risparmio energetico può arrivare fino al 50% sulle spese di riscaldamento.

La sostituzione degli infissi è un altro intervento chiave. Finestre e porte moderne con vetri basso-emissivi e telai isolanti riducono drasticamente le dispersioni termiche. Il risparmio ottenibile si attesta tra il 10% e il 20% sulla spesa energetica.

Le pompe di calore rappresentano invece la soluzione moderna per riscaldamento e raffrescamento. Utilizzano fonti rinnovabili come aria, acqua o suolo per produrre calore ed acqua calda. Il costo varia da 6.000 a 16.000 euro secondo la tipologia, ma il risparmio può arrivare dal 20% al 60% rispetto ai sistemi tradizionali.

Un impianto fotovoltaico, infine, produce energia elettrica pulita e rinnovabile. Un impianto da 3 kilowatt costa tra 7.500 e 10.500 euro. Se abbinato a una pompa di calore elettrica, l’energia autoprodotta alimenta il riscaldamento, riducendo drasticamente la dipendenza dalla rete.

Quanto costa ristrutturare in chiave green

I costi variano molto secondo l’ampiezza degli interventi. Per un appartamento di 100 metri quadrati in condominio, passare dalla classe G alla D richiede un investimento tra 35.000 e 60.000 euro.

Interventi più mirati e meno invasivi costano meno. Sostituire solo gli infissi e installare una pompa di calore può costare tra 23.000 e 30.000 euro. Un cappotto termico completo con sostituzione degli infissi può arrivare a 50.000-60.000 euro.

Per i condomini, soluzioni centralizzate come una centrale termica comune con impianto fotovoltaico e batterie di accumulo possono ridurre i costi individuali a circa 19.000 euro per appartamento.

Non tutti gli interventi, però, vanno fatti insieme. Si può procedere per step: prima gli infissi, poi la pompa di calore, infine il fotovoltaico. Dilazionare nel tempo rende sicuramente l’investimento più sostenibile.

Ovviamente bisogna anche considerare che su ogni tipologia di lavoro influiscono numerosi parametri. Il costo reale potrebbe dunque essere differente dalle nostre stime ed è sempre fondamentale richiedere preventivi dettagliati in ogni parte.

Come funzionano i finanziamenti per ristrutturazioni green

I prestiti personali dedicati alle ristrutturazioni permettono di dilazionare la spesa in rate mensili. Gli importi finanziabili arrivano fino a 60.000 euro, con durate che possono estendersi fino a 10 anni.

Calcolare la rata sostenibile è fondamentale. La regola pratica suggerisce che tutte le rate combinate non dovrebbero superare il 30% del reddito netto mensile. Se si guadagnano 2.000 euro netti al mese, la somma di tutte le rate non dovrebbe superare 600 euro.

Bisogna considerare che il risparmio sulle bollette energetiche aiuta a sostenere la rata del prestito. Se si risparmiano 150 euro al mese di energia, quella cifra può contribuire a pagare il finanziamento.

Findomestic offre soluzioni di prestito specifiche per le ristrutturazioni, con la possibilità di gestire tutto online e opzioni flessibili come il salto rata in caso di necessità o l’estinzione anticipata senza penali.

I documenti necessari

Per richiedere un finanziamento servono documenti standard. Il documento d’identità valido e la tessera sanitaria per l’identificazione, innanzitutto, poi i cedolini paga o la dichiarazione dei redditi per dimostrare la capacità di rimborso.

Se si è lavoratori autonomi, serve l’ultima dichiarazione dei redditi completa. Alcuni istituti potrebbero richiedere anche preventivi dei lavori da effettuare, per verificare la coerenza tra importo richiesto e interventi previsti.

La procedura di richiesta è spesso completamente online. Si compila il modulo con i propri dati, si caricano i documenti dal telefono, si riceve la valutazione in tempi rapidi. Una volta approvato, l’importo viene erogato sul conto corrente.

Il contesto europeo e le prospettive future

La Direttiva Europea sulle Case Green stabilisce obiettivi di riduzione dei consumi energetici per il patrimonio edilizio: gli edifici residenziali dovranno ridurre i consumi energetici medi del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Questi target riguardano il patrimonio edilizio nel suo complesso, non singoli immobili.

Ogni Stato membro ha flessibilità nel definire le strategie per raggiungere questi obiettivi. L’Italia dovrà presentare un piano nazionale che stabilirà priorità e modalità di intervento, concentrandosi sugli edifici più energivori. Non esiste quindi un obbligo diretto e immediato per ogni singolo proprietario di ristrutturare entro date precise.

Tuttavia, la direzione è chiara: l’efficientamento energetico degli edifici diventerà sempre più centrale nelle politiche nazionali. Agire ora, mentre ci sono ancora incentivi fiscali consistenti, significa anticipare una transizione che prima o poi coinvolgerà gran parte del patrimonio immobiliare italiano.

Trasformare la propria casa in modo sostenibile

Ristrutturare in chiave green non è più un lusso per pochi. È diventata una scelta intelligente e accessibile grazie alle agevolazioni fiscali e alle soluzioni di finanziamento disponibili.

Il risparmio sulle bollette ripaga l’investimento nel tempo. Il valore della casa aumenta. Il comfort abitativo migliora. E si contribuisce concretamente alla riduzione delle emissioni.

Con la giusta pianificazione e gli strumenti finanziari adeguati, rendere la propria abitazione più efficiente ed ecosostenibile è un obiettivo raggiungibile. I benefici economici, ambientali e di qualità della vita lo rendono un investimento che vale la pena considerare seriamente.

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