La sospensione dei servizi di Pornhub in Francia
Il gruppo Aylo, proprietario di Pornhub, ha deciso di sospendere l’accesso ai suoi contenuti per adulti in Francia, a partire dal 4 giugno. Questa mossa è una risposta diretta all’obbligo imposto dal governo francese di implementare sistemi di verifica dell’età per accedere ai contenuti pornografici. La Francia rappresenta il secondo mercato più grande per Pornhub, subito dopo gli Stati Uniti, e questa decisione segna un’importante escalation nel conflitto tra l’industria dell’intrattenimento per adulti e le autorità di regolamentazione.
Il contesto normativo e le preoccupazioni per i minori
La nuova legge francese, entrata in vigore nel maggio 2024, richiede ai siti pornografici di adottare misure più rigorose per garantire che gli utenti siano maggiorenni.
Secondo i dati dell’Autorità di regolamentazione della comunicazione audiovisiva e digitale (Arcom), circa 2,3 milioni di minori accedono a siti pornografici ogni mese in Francia, un dato preoccupante che ha spinto il governo a intervenire. La legge Sren impone l’uso di terze parti per la verifica dell’età, utilizzando metodi come l’analisi di documenti d’identità e l’uso di carte di credito, garantendo al contempo la privacy degli utenti.
Le reazioni dell’industria e le prospettive future
Solomon Friedman, vicepresidente di Ethical Capital Partners, ha criticato la legge francese, definendola inefficace e pericolosa. Secondo lui, la verifica dell’età dovrebbe essere gestita a livello di sistema operativo, sfruttando le capacità già integrate da aziende come Google e Apple.
D’altro canto, l’Arcom ha risposto affermando che Aylo ha scelto di non rispettare le normative esistenti, nonostante le soluzioni tecniche disponibili. Nel frattempo, la Commissione Europea sta sviluppando una strategia coordinata per la verifica dell’età, con l’introduzione di un’applicazione europea prevista per il 2025, che potrebbe offrire una soluzione temporanea fino all’implementazione di un portafoglio di identità digitale europeo.
Le indagini della Commissione Europea
La Commissione Europea ha avviato indagini formali contro quattro grandi siti pornografici, tra cui Pornhub, per presunte violazioni del Digital Services Act. Le accuse riguardano la mancanza di misure adeguate per proteggere i minori e garantire la verifica dell’età. Questo scenario evidenzia le complessità del nuovo regolamento europeo, che richiede alle piattaforme di implementare misure appropriate per la protezione dei minori, senza però obbligarle a raccogliere dati personali.
La sfida rimane quindi quella di trovare un equilibrio tra la protezione dei minori e la privacy degli utenti.