In un contesto globale sempre più attento alle tematiche ambientali e sociali, la sostenibilità è diventata un elemento chiave per la competitività delle imprese, comprese le PMI. Secondo un rapporto della Commissione europea, oltre 50.000 aziende europee saranno progressivamente coinvolte negli obblighi di rendicontazione CSRD, anche se alcune scadenze sono state recentemente posticipate con l’approvazione del pacchetto normativo “Stop the Clock”. Inoltre sono state avanzate le proposte di semplificazione “Omnibus” da parte della Commissione Europea al Parlamento. E mentre le grandi imprese si muovono con mezzi e risorse consolidate, per le PMI la sfida si fa più complessa, ma anche piena di opportunità.
Pierpaolo Pagliarini e la sostenibilità come occasione di crescita
Pierpaolo Pagliarini, partner di RSM, è un esperto di rendicontazione e revisione ESG e osserva: “La sostenibilità oggi non è più solo una questione etica o normativa, ma una vera e propria richiesta del mercato.
I consumatori e gli investitori premiano sempre più le imprese in grado di dimostrare responsabilità ambientale e sociale.”
RSM, tra i principali player nel settore della consulenza e revisione, propone un approccio pratico e progressivo: affiancare le imprese nel loro percorso di sostenibilità attraverso piani d’azione concreti, bilanci di sostenibilità certificati, rating ESG e supporto nei processi di rendicontazione. “Aiutiamo le aziende a misurare le proprie performance ambientali e sociali, integrando la sostenibilità nei processi aziendali, non come un adempimento ma come un’opportunità di crescita del business. Il bilancio di sostenibilità, ad esempio, non è solo un potente strumento di comunicazione, ma anche un ponte tra gestione operativa e strategia”, spiega Pagliarini.
Secondo RSM, il successo del percorso sostenibile passa dalla capacità di fare sistema, lavorando su misura per ogni impresa.
“Il nostro è un approccio molto operativo: mettiamo attorno a un tavolo i decisori aziendali, analizziamo con loro i rischi e le opportunità collegati alla sostenibilità, costruiamo un piano d’azione graduale e misurabile e individuiamo le soluzioni di finanza agevolata”, aggiunge. Un esempio emblematico è il caso di DFV, azienda meridionale presente anche al Nord Italia oltre che in Brasile e Australia, che ha integrato la sostenibilità nel proprio modello industriale ottenendo una crescita della quota di mercato grazie anche alle analisi LCA, alle certificazioni ambientali di prodotto e ai report di sostenibilità revisionati da RSM. La società si sta preparando con il nostro supporto alla rendicontazione di sostenibilità CSRD secondo gli standard ESRS. Il divario tra Nord e Sud su questo tema, per RSM, è meno marcato di quanto si creda: “il Sud ha un potenziale enorme, anche grazie ai fondi europei legati alla transizione green.
La sensibilità cresce e le aziende si stanno muovendo”.
La tecnologia ha un ruolo chiave nella transizione. RSM è in prima linea per digitalizzare l’intero processo di rendicontazione di sostenibilità, fornendo software dedicate che consentano una gestione contabile strutturata anche degli aspetti ESG. “Così come la contabilità è digitalizzata, anche la sostenibilità deve essere integrata in sistemi intelligenti e automatizzati per consentire di programmare e controllare le azioni ESG in modo adeguato “, commenta Pagliarini.
Oltre alle dinamiche europee, a influenzare il rapporto delle imprese con la transizione green sono anche gli scenari internazionali. “Negli Stati Uniti si assiste da decenni a un atteggiamento scettico verso la sostenibilità. Già nel 2005 l’Economist attaccava la CSR, e più recentemente l’amministrazione Trump ha abbandonato gli accordi sul clima. Questo clima di incertezza pesa sulle imprese globali, che si trovano davanti a segnali contrastanti. Al contrario, l’Europa mantiene una linea più coerente e il mercato, dopo che si è sgonfiata la bolla speculativa ESG, ha ripreso a premiare chi investe nella sostenibilità”, sottolinea Pagliarini.
Per integrare gli aspetti ambientali e sociali nel business RSM supporta le imprese anche nella gestione dei modelli organizzativi 231, spesso sottovalutati o non applicati correttamente. “Un modello 231 serve se è efficace. E’ come un impianto antincendio: deve essere operativo, non solo decorativo. In RSM affianchiamo le imprese nei controlli e nella governance, per assicurare un sistema credibile e realmente funzionante in caso di necessità.”