Immagina di affidare la tua salute a un sistema che non può proteggere i tuoi dati. Terrificante, vero? Eppure, la realtà è ancora più inquietante di quanto tu possa pensare. La sanità, uno dei settori più critici a livello globale, sta affrontando una crisi di sicurezza che coinvolge il 92% dei responsabili IT in Italia. Ma perché, in un’epoca di innovazione tecnologica, ci troviamo di fronte a un problema così grave?
Un panorama allarmante
Recenti studi hanno rivelato che il 96% dei responsabili IT a livello globale denuncia l’utilizzo di tecnologie obsolete nel settore sanitario. In Italia, sebbene la percentuale sia leggermente inferiore, resta comunque drammaticamente alta: il 92%. Questo significa che la maggior parte delle strutture sanitarie continua a fare affidamento su sistemi che non sono in grado di garantire un livello di sicurezza adeguato.
Ma cosa implica tutto ciò per la privacy dei dati dei pazienti?
Il problema non riguarda solo l’Italia; le statistiche parlano chiaro. Quasi due aziende su tre nel mondo sanitario utilizzano dispositivi connessi obsoleti, esponendo così i dati sensibili a rischi enormi. In Australia, il 77% delle aziende segnala questa vulnerabilità, seguita dal Regno Unito (73%) e dal Canada (71%). Ma in Italia, questo numero scende al 58%, rivelando comunque un problema significativo. Ti sei mai chiesto quali potrebbero essere le conseguenze di una simile situazione?
Le conseguenze di una crisi della sicurezza
La vera preoccupazione è la sicurezza dei dati. Il 30% dei responsabili IT ha segnalato problemi legati alla protezione delle informazioni dei pazienti. In Italia, questo dato è del 24%.
Inoltre, il 59% delle aziende deve affrontare problemi tecnologici o inattività, e il 45% ritiene che i sistemi obsoleti rendano le reti vulnerabili agli attacchi. È chiaro che la situazione è critica e richiede un intervento immediato.
Ma non finisce qui. Il 38% dei team IT non è in grado di installare e gestire nuovi dispositivi, mentre il 39% lamenta di perdere troppo tempo nella risoluzione dei problemi. Questo non solo frena l’innovazione, ma mette anche a rischio la vita dei pazienti. Cosa può fare il settore per rimediare a questa situazione? La risposta potrebbe sorprenderti.
Verso una soluzione innovativa
Nonostante le difficoltà, il 81% dei responsabili IT globali ha già adottato soluzioni di intelligenza artificiale per la gestione dei pazienti. Questo è un segnale che il settore non è restio all’innovazione, anzi, la abbraccia.
Tuttavia, c’è ancora molto da fare. La chiave per migliorare questa situazione sembra risiedere nell’adozione di soluzioni di Enterprise Mobility Management (EMM).
Secondo esperti del settore, come Stephanie Lopinski di SOTI, è fondamentale che le aziende sanitarie centralizzino la gestione e la sicurezza dei dispositivi. Solo così si potrà garantire un’operatività scalabile e sicura. Ma c’è una domanda che rimane: il settore sanitario riuscirà a mettere in atto queste misure prima che sia troppo tardi?
Questa è solo la punta dell’iceberg di una crisi che potrebbe avere conseguenze devastanti. Rimanere aggiornati e proattivi nella gestione della sicurezza dei dati è cruciale per proteggere non solo le informazioni, ma anche la vita dei pazienti. Non perdere di vista questo tema, perché potrebbe riguardare anche te e i tuoi cari!