Sarà Palermo, crocevia multiculturale del Mediterraneo, la città che dedicherà un’intera giornata alla salute mentale in occasione della Giornata Mondiale il prossimo giovedì 10 ottobre 2024.
Il tema, quanto mai attuale, abbraccia un ampio spettro di patologie sempre più frequenti: dalla depressione all’ansia, dal panico alle ossessioni, fino alle fobie, alle psicosi, senza tralasciare i disturbi alimentari, le dipendenze anche affettive, i problemi relazionali, quelli post traumatici e post oncologici, e non ultima, la solitudine nelle sue sfaccettature infinite.
Testimonianza della diffusione allargata del disagio il numero delle persone colpite da disturbi mentali, salito nel nostro Paese a quasi 12 milioni, e la loro discriminazione nell’inserimento sociale e lavorativo che si traduce in difficoltà di inclusione e di accesso alle cure adeguate, basti pensare che il 20% degli italiani soffre di almeno un disturbo psichico (dato che supera la media europea), ma solo 1 persona su 3 affetta da tali disturbi riceve un trattamento medico adeguato.
Alla difficile situazione italiana concorrono fattori contingenti, come la pandemia di COVID-19, le conseguenze della guerra in Ucraina e Israele e i flussi migratori, ma anche le precarie condizioni abitative per molti, o la mancanza di spazi verdi.
In Italia – che riserva alla salute mentale il 3% della spesa sanitaria (9° nella classifica della qualità dell’assistenza per i disordini mentali in Europa) – questa giornata non aveva mai trovato la sua adeguata rappresentazione, né città che l’avesse “adottata” prima, ospitandone manifestazioni, convegni ed eventi.
Da qui, nel solco tracciato proprio dall’OMS e grazie alla all’impegno della Fondazione Tommaso Dragotto di Palermo, alla quale si deve la committenza del progetto, è nata l’idea di uscire allo scoperto e portare questo tema universale della scienza alla ribalta della comunicazione con una molteplicità di eventi, in grado di offrire spunti di riflessione utili a comprendere il disagio che si nasconde dietro la malattia ed il difficile lavoro messo in campo per “tenerle testa”.
Partner della manifestazione è Progetto Itaca, la principale organizzazione Italiana impegnata a favore della Salute Mentale il cui operato mira a sensibilizzare la comunità per superare stigma e pregiudizio, diffondere una corretta informazione per favorire la prevenzione e l’orientamento alla cura, sostenere le persone che soffrono di disturbi della Salute Mentale e le loro famiglie nel percorso di recupero del benessere e della pienezza di vita.
“Una sorta di mix virtuoso – ha commentato il Presidente della fondazione, Tommaso Dragotto, nel sintetizzare il valore della giornata – che vedrà momenti di riflessione scientifica, alternati ad eventi di divulgazione e partecipazione popolare, e che userà magistralmente la chiave dei piccoli e dei grandi episodi di narrazione per trasmettere messaggi forti di patologia e di recupero”.
Da quanto trapela, a poco meno di tre mesi dall’appuntamento, saranno in molti i “vip e testimonial” della manifestazione, protagonisti di conversazioni scientifiche, dibattiti, rappresentazioni teatrali, mass mov, proiezioni cinematografiche, concerti lirici, illuminazioni di esterni che renderanno per una giornata intera Palermo la “capitale italiana” della sensibilizzazione sulla salute mentale.
“Abbiamo voluto fare nostre le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, siciliano e palermitano eccellente – ha proseguito il Presidente Tommaso Dragotto – che ha opportunamente rimarcato come ‘le malattie mentali siano patologie dai cui rischi i malati devono essere protetti con cure appropriate. Le disfunzioni mentali sono circondate da un silenzio frutto del pregiudizio e questo non fa altro che alimentare il disagio. È responsabilità comune promuovere politiche di prevenzione, di presa in carico, di inclusione e sostegno. Godere di una buona salute mentale è condizione per esercitare liberamente i diritti fondamentali della persona’. Riflessione che abbiamo voluto prendere alla lettera, per accendere i riflettori di un’intera giornata su una tematica che riguarda in Italia una famiglia su cinque e che non doveva e non poteva lasciarci inermi”.