Nel contesto attuale delle aziende, l’intelligenza artificiale si sta rivelando un elemento cruciale per il successo e la crescita. Durante il recente simposio di Gartner a Barcellona, Gabriela Vogel, analista di Gartner, ha sottolineato che ci si trova a un bivio decisivo: i CIO devono scegliere tra l’errore e la grandezza.
Vogel ha evidenziato che, nel settore privato, il valore è sinonimo di crescita. Secondo i direttori finanziari (CFO), il 74% delle aziende sta ottenendo guadagni in termini di produttività, ma solo l’11% di esse riesce a vedere un reale ritorno sugli investimenti (ROI). La preparazione all’AI è quindi essenziale per sbloccare il prossimo livello di sviluppo.
La nuova visione dei CIO nel panorama aziendale
Un aspetto interessante emerso dal simposio è il desiderio espresso da molti CIO di uscire dai confini del dipartimento IT.
Infatti, circa il 65% di loro si sente limitato e vuole partecipare attivamente alle interazioni con i clienti. Gli analisti di Gartner, tra cui Daniel Sanchez-Reina, hanno sottolineato l’importanza di un coinvolgimento diretto in strategie e soluzioni orientate al cliente, piuttosto che rimanere relegati a operazioni interne.
Il cambiamento di paradigma
È fondamentale che i CIO non si limitino a riferire sui progetti di AI in fase di test, ma inizino a discutere in modo proattivo riguardo all’impatto finanziario e all’espansione delle iniziative legate all’intelligenza artificiale. I CEO e i CFO sono sempre più stanchi di ascoltare solo aggiornamenti sui progetti senza risultati tangibili.
Ripensare le spese IT
Gartner consiglia ai leader IT di rivedere le loro spese in modo dinamico.
Sanchez-Reina ha suggerito di superare le tradizionali revisioni trimestrali del budget e di adottare un approccio più flessibile, in grado di adattarsi rapidamente alle esigenze aziendali. Questo richiede ai CIO di pensare a lungo termine e di considerare come le loro scelte possano influenzare i costi operativi e i profitti.
Comunicazione con il C-suite
Un tema delicato che i CIO potrebbero affrontare riguarda la decisione di interrompere progetti che, inizialmente, sembravano promettenti. Ad esempio, se un CIO avesse investito in istanze riservate di processori grafici (GPU) per supportare un progetto di AI, potrebbe trovarsi a dover riconsiderare quell’investimento se le priorità aziendali mutano. È essenziale che i CIO instaurino un dialogo aperto con i membri del C-suite per analizzare quali progetti di AI possano non portare il ROI previsto.
Inoltre, è importante che i CIO ottengano il supporto della dirigenza per prendere decisioni difficili riguardanti l’abbandono di progetti non più in linea con gli obiettivi aziendali.
Valore tangibile delle iniziative di AI
Oltre alla necessità di spostare l’attenzione dalla pura efficienza, è utile notare che i miglioramenti in questo ambito possono tradursi direttamente in risparmi economici. Ad esempio, Sanchez-Reina ha affermato che l’AI potrebbe potenziare il team IT interno, consentendo di ridurre i costi di outsourcing. Questa ottimizzazione non si limita al settore IT, ma può applicarsi anche ad altri processi aziendali esternalizzati.
Se un CIO riesce a dimostrare che l’utilizzo dell’AI consente di diminuire il costo di outsourcing tra il 5% e il 30%, si ha un impatto diretto e tangibile sulle finanze aziendali.


