Introduzione a OpenSUSE Leap 16 beta
OpenSUSE Leap 16 beta rappresenta un passo significativo verso la prossima release della distribuzione, basata sul kernel Linux 6.12 e SUSE Linux Enterprise 16. Questa versione beta, attesa per una release stabile a metà ottobre, si distingue per la sua filosofia “classica ma moderna”, portando con sé una serie di cambiamenti e miglioramenti che meritano attenzione.
Wayland come sessione predefinita
Una delle novità più rilevanti è l’adozione definitiva di Wayland come unica opzione di sessione disponibile. Questo segna un cambiamento importante rispetto alle versioni precedenti, dove X Server era utilizzato in modo più ampio. Con questa transizione, gli utenti possono aspettarsi un’esperienza grafica più fluida e moderna. Inoltre, l’abbandono di SysV init a favore di un sistema systemd più snello contribuisce a migliorare le prestazioni complessive del sistema.
Installer Agama e interfaccia Myrlyn
L’installer web-based Agama ha mostrato notevoli miglioramenti nella beta, offrendo un processo di installazione fluido e intuitivo. Questo è un passo avanti significativo rispetto alle versioni precedenti, rendendo l’installazione di OpenSUSE più accessibile anche per gli utenti meno esperti. Inoltre, l’interfaccia grafica di YaST è stata sostituita da Myrlyn, un gestore di pacchetti leggero e focalizzato, che semplifica ulteriormente la gestione del sistema. Per la gestione quotidiana, è disponibile anche Cockpit 334, che offre strumenti utili per il monitoraggio e la configurazione del sistema.
Aggiornamenti e compatibilità
La versione beta di Leap 16 include aggiornamenti significativi per quasi tutti i componenti principali. Attualmente, adotta GNOME 48.0, KDE Plasma 6.3.4, GIMP 3.0 stabile, AppArmor 4.1 e RPM 4.20.
Nella versione stabile, sono previsti ulteriori aggiornamenti, come GNOME 48.1 e KDE Plasma 6.4.0. È importante notare che SELinux è abilitato per impostazione predefinita, mantenendo la possibilità di passare rapidamente tra SELinux e AppArmor, offrendo così maggiore flessibilità nella gestione della sicurezza.
Requisiti di sistema e repository
OpenSUSE Leap 16 richiede una CPU con supporto x86_64-v2, escludendo l’hardware più datato per ottimizzare le prestazioni. Per i PC meno recenti, Tumbleweed rimane l’alternativa ideale. La gestione dei repository è stata migliorata con l’adozione del modello RIS, che prevede architetture separate per metadati più leggeri e un zypper refresh più rapido. Inoltre, il download parallelo dei pacchetti, attualmente in fase sperimentale, dovrebbe diventare una funzionalità definitiva, migliorando ulteriormente l’efficienza del sistema.
Come testare la beta
Per coloro che desiderano testare la beta, gli sviluppatori consigliano di effettuare un’installazione pulita, in modo da familiarizzare con il nuovo installer Agama. Gli utenti esperti possono aggiornare da Leap 15.6 utilizzando un comando specifico, ma è consigliato disabilitare i repository di terze parti per evitare possibili problemi. Per facilitare il passaggio dei repository, è disponibile l’utilità sperimentale opensuse-migration-tool.
Per ulteriori dettagli e informazioni, gli utenti possono consultare la wiki dedicata a OpenSUSE, dove sono disponibili risorse utili e guide per sfruttare al meglio questa nuova versione beta.