Il governo del Giappone ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo all’uso di Sora 2, un’applicazione sviluppata da OpenAI per la creazione di brevi video. Questa piattaforma consente agli utenti di generare contenuti visivi che possono includere personaggi iconici dei manga e degli anime, un patrimonio culturale considerato inestimabile dal Giappone.
La richiesta ufficiale, formulata dal Ministro per la strategia AI e la proprietà intellettuale, Minoru Kiuchi, sottolinea la necessità di proteggere i diritti d’autore associati a queste opere. L’industria dei manga e degli anime rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia giapponese e la sua identità culturale a livello globale.
Le caratteristiche di Sora 2
Sora 2 è un’applicazione versatile che permette la creazione di video brevi fino a 20 secondi, con una risoluzione di 1080p e supporto audio.
Gli utenti possono accedere alla piattaforma sia tramite un’app per iOS che attraverso un’interfaccia web. Dopo il lancio, l’app è stata rapidamente adottata, generando una valanga di contenuti, tra cui video che presentano personaggi di famosi anime come Dragon Ball, Pokémon, One Piece e Demon Slayer.
Reazioni governative e possibili implicazioni legali
Il governo giapponese ha espresso preoccupazione per la potenziale violazione dei diritti d’autore, considerando i video creati da Sora 2 come un attacco alla cultura nipponica. Masaaki Taira, Ministro per la trasformazione digitale, ha suggerito l’applicazione del nuovo AI Promotion Act, che entrerà in vigore il 1° settembre 2025. Questa legislazione prevede indagini su eventuali violazioni dei diritti d’autore legate all’uso dell’intelligenza artificiale.
Nonostante la legge non preveda sanzioni dirette, si fa affidamento sulla cooperazione tra aziende tecnologiche e autorità governative per affrontare le problematiche relative ai diritti d’autore.
Le risposte di OpenAI
OpenAI, l’azienda californiana che ha sviluppato Sora 2, non ha ancora fornito dichiarazioni ufficiali riguardo alla richiesta del governo giapponese. Tuttavia, il CEO Sam Altman ha confermato che l’uso dell’app per generare contenuti con personaggi di manga e anime è già in atto. Inizialmente, OpenAI aveva offerto un’opzione per escludere tali contenuti, ma ha successivamente implementato ulteriori controlli che richiedono un consenso esplicito per la creazione di questi video.
Recentemente, l’azienda ha anche annunciato nuove funzionalità per Sora 2. Gli utenti possono ora generare video fino a 15 secondi tramite l’app e la web, mentre gli utenti Pro possono sfruttare una lunghezza massima di 25 secondi e accedere alla nuova funzione di Storyboards.
Il futuro dei contenuti generati dall’AI
Il conflitto tra innovazione tecnologica e diritti di proprietà intellettuale è un tema attuale che coinvolge molteplici settori. Con l’aumento della generazione di contenuti attraverso l’AI, la necessità di stabilire linee guida chiare e protettive diventa sempre più urgente. La situazione attuale con OpenAI e Sora 2 potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg in un dibattito più ampio sull’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di opere artistiche.
Il Giappone cerca di tutelare la sua eredità culturale, mentre OpenAI si trova a dover navigare in un paesaggio complesso di richieste governative e aspettative degli utenti. La questione dei diritti d’autore nel contesto dell’AI rimarrà un argomento di discussione e analisi.