Negli ultimi tempi, il mondo della tecnologia ha assistito a un’evoluzione straordinaria, con aziende che si spingono oltre i confini tradizionali. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha manifestato interesse per lo sviluppo di datacenter orbitali. Questa iniziativa lo porterebbe a esplorare una potenziale collaborazione o addirittura un’acquisizione della società di razzi spaziali Stoke Space.
La visione futuristica di Altman
Secondo fonti attendibili, Altman ha avviato contatti con Stoke Space con l’intenzione di valutare un accordo che potrebbe rivoluzionare la gestione dei dati. Questa mossa risponde alla crescente domanda di risorse di calcolo necessarie per sostenere i sistemi di intelligenza artificiale.
Un’opportunità per il futuro
L’idea di collocare datacenter nello spazio presenta diversi vantaggi pratici.
Le strutture orbitanti potrebbero sfruttare l’energia solare in modo continuo, superando le limitazioni energetiche dei datacenter terrestri. In assenza di atmosfera e nuvole, l’energia solare sarebbe disponibile 24 ore su 24, riducendo significativamente i costi operativi.
Inoltre, l’elaborazione dei dati direttamente in orbita potrebbe ridurre notevolmente la latenza nel trasferimento delle informazioni. I dati provenienti da satelliti, come quelli utilizzati per l’osservazione della Terra, potrebbero essere elaborati e inviati a terra in forma di risultati già analizzati, ottimizzando l’uso della banda e diminuendo il traffico informatico.
La competizione con SpaceX
La potenziale alleanza tra OpenAI e Stoke Space potrebbe collocare Altman in una posizione di concorrenza diretta con SpaceX, l’azienda di razzi fondata da Elon Musk.
Musk ha già avviato progetti simili e detiene una posizione dominante nel settore dei lanci spaziali, controllando due terzi dei satelliti attualmente in orbita.
Le sfide da affrontare
Creare un razzo per lanciare dati nello spazio comporta sfide significative. Le difficoltà tecniche e i problemi normativi possono richiedere anni per essere superati. Diverse aziende, tra cui Blue Origin e Rocket Lab, stanno cercando di affermarsi nel mercato dei lanci, rendendo la competizione ancora più intensa.
OpenAI ha recentemente affrontato difficoltà nel mercato, con progetti che non hanno fornito un quadro chiaro su come la startup intenda coprire i costi di sviluppo. Il lancio di un nuovo prodotto, come il chatbot ChatGPT, ha subito ritardi a causa della pressione competitiva da parte di soluzioni emergenti, come il chatbot Gemini di Google.
Il futuro di OpenAI nello spazio
La visione di Sam Altman di un futuro con datacenter orbitali apre a scenari inediti per l’industria tecnologica. Con l’aumento della domanda di risorse computazionali e l’attenzione all’impatto ambientale, l’idea di spostare le operazioni nello spazio potrebbe rivelarsi un passo necessario per garantire la sostenibilità. Tuttavia, la realizzazione di tale progetto è costellata di sfide e incertezze che richiederanno tempo e risorse significative.

