Il governo italiano ha recentemente annunciato la creazione di un Osservatorio sull’intelligenza artificiale nel contesto lavorativo. Questo nuovo ente, presentato nella sede della Stampa Estera a Roma, ha l’obiettivo di monitorare e regolamentare l’impatto dell’IA sui processi economici e produttivi. Con l’entrata in vigore della legge n. 132 del 2025, che recepisce l’AI Act europeo, l’osservatorio si propone di garantire che l’innovazione tecnologica non comprometta i diritti dei lavoratori.
Struttura e funzioni dell’osservatorio
La nuova struttura sarà presieduta dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, e avrà il compito di coordinare le attività di diverse istituzioni, esperti e rappresentanti delle parti sociali. L’osservatorio non si limiterà a fornire analisi teoriche, ma fungerà da cabina di regia per la governance della trasformazione tecnologica, garantendo un approccio etico e umano nell’adozione dell’IA.
Obiettivi principali
Tra i compiti principali dell’osservatorio si annoverano la definizione di una strategia nazionale sull’IA nel lavoro, il monitoraggio degli effetti sulla produttività e sull’occupazione, e l’identificazione dei settori più vulnerabili all’adozione di sistemi di intelligenza artificiale. Inoltre, è prevista l’aggiornamento continuo delle linee guida nazionali, affinché queste siano sempre in linea con l’evoluzione tecnologica.
Il ruolo dell’etica nell’innovazione
Un aspetto cruciale dell’osservatorio è l’istituzione di una commissione etica, presieduta da Paolo Benanti, esperto di etica dell’intelligenza artificiale. La commissione avrà la responsabilità di garantire che le decisioni riguardanti l’uso dell’IA nel lavoro non compromettano la dignità delle persone. Benanti ha sottolineato che l’etica deve fungere da guida per l’innovazione, piuttosto che da freno, contribuendo a orientare la trasformazione digitale verso il bene comune.
Formazione e sviluppo delle competenze
Parallelamente all’operato dell’osservatorio, il ministero del Lavoro continuerà a sviluppare iniziative come AppLi (Assistente personale per il lavoro Italia) e Edo (Educazione digitale per l’occupazione), finalizzate a ridurre il digital divide in Italia. Questi strumenti sono progettati per fornire ai cittadini le competenze necessarie per interagire con la tecnologia in modo consapevole e produttivo.
Il ruolo dell’osservatorio sull’intelligenza artificiale nel lavoro
La creazione dell’Osservatorio sull’intelligenza artificiale nel lavoro rappresenta un passo significativo per l’Italia. Il governo intende posizionare il paese come un leader europeo nella gestione etica dell’IA, proteggendo i diritti dei lavoratori e promuovendo un ambiente di lavoro in cui l’innovazione sia vista come un’opportunità e non come una minaccia.
L’avvio operativo dell’osservatorio è previsto per i primi mesi del 2026, periodo in cui saranno nominati i membri e pubblicati i primi documenti strategici.

