Con l’avvicinarsi della data delle Olimpiadi invernali a Milano e Cortina, l’Italia si prepara a ospitare un evento di portata mondiale. Questo è un momento significativo non solo per il nostro paese, ma anche per l’intera Europa, che torna a vivere l’emozione dei Giochi dopo l’edizione del 2006 a Torino. La sfida ora è garantire che tutto sia pronto entro i 100 giorni che ci separano dall’inizio.
Il ruolo dello sport nelle politiche europee
Il 24 ottobre scorso, l’Università Bocconi ha ospitato un evento intitolato Lo sport come fattore chiave per le politiche europee, incentrato sugli effetti delle Olimpiadi e Paralimpiadi sulla società. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha partecipato attivamente, portando la sua esperienza personale come atleta e sottolineando come lo sport vada oltre la mera competizione.
Valori e diritti nello sport
Metsola ha evidenziato che lo sport è un insieme di valori, tra cui l’inclusione, la perseveranza e il rispetto. Secondo lei, il diritto di praticare sport deve essere garantito a tutti, senza distinzioni di età o contesto sociale. Durante il suo intervento, ha anche menzionato l’importanza di un modello sportivo europeo che favorisca l’equità e la trasparenza, elementi fondamentali per costruire una comunità unita.
“Quando una nazionale europea trionfa, noi tutti gioiamo”, ha affermato Metsola, sottolineando come lo sport possa fungere da linguaggio comune tra i cittadini europei. Le Olimpiadi e Paralimpiadi non devono essere viste solo come eventi sportivi, ma come occasioni per investire in infrastrutture e promuovere la coesione sociale.
Critiche e richieste di sostegno
Il clima dell’incontro è cambiato quando Giovanni Malagò, presidente della fondazione Milano Cortina 2026, ha preso la parola. Malagò ha messo in evidenza l’orgoglio europeo per l’hosting delle Olimpiadi, ma ha anche espresso una forte critica riguardo al mancato supporto ricevuto. “Nessuno ha fatto niente per sostenere i preparativi”, ha dichiarato, sottolineando l’urgenza di un intervento politico concreto.
La necessità di azioni concrete
Malagò ha esortato le istituzioni a passare dalle parole ai fatti, richiedendo assistenza finanziaria e decisioni che possano realmente agevolare l’organizzazione dell’evento. Ha evidenziato che, con soli 105 giorni a disposizione, è fondamentale agire tempestivamente sui trasporti, sull’ambiente e su altri settori critici per il successo delle Olimpiadi.
Il valore dell’uguaglianza e dell’eredità olimpica
Un messaggio forte è emerso anche da parte di Giulia Ghiretti, campionessa paralimpica, che ha affermato: “Giocare è un diritto di tutti”. Le Olimpiadi Milano Cortina 2026 si preparano a fare la storia, con un focus particolare sull’uguaglianza di genere, con il 47% di atlete, come riportato da Diana Bianchedi, chief strategy officer della fondazione. Questo non è solo un traguardo numerico, ma una dimostrazione di come il talento e le opportunità possano essere equamente distribuiti.
Valentina Marchei, ex pattinatrice e presidente della commissione atleti del CONI, ha aggiunto che l’eredità delle Olimpiadi dovrebbe andare oltre le medaglie, puntando a lasciare un impatto duraturo in termini di infrastrutture e coesione sociale. “Il nostro obiettivo non è solo vincere, ma anche ciò che lasciamo dietro di noi”, ha detto.
Il dialogo tra Metsola e Malagò ha messo in luce due visioni complementari: quella ideale, che vede nello sport un motore di unità, e quella concreta, che richiede un impegno reale e fattivo. L’auspicio è che Milano Cortina 2026 possa non solo rappresentare un evento impeccabile, ma anche generare un’eredità culturale e sociale per l’Europa intera.

