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Meta e il riconoscimento facciale negli occhiali smart Ray-Ban

Meta sta progettando di integrare il riconoscimento facciale negli occhiali Ray-Ban per migliorare l'esperienza utente.

Occhiali smart Ray-Ban con tecnologia di riconoscimento facciale
Scopri come Meta integra il riconoscimento facciale negli occhiali Ray-Ban.

Il futuro degli occhiali smart di Meta

Secondo recenti informazioni, Meta, l’azienda madre di Facebook, sta pianificando di introdurre il riconoscimento facciale nei suoi futuri occhiali smart Ray-Ban. Questa funzionalità, che doveva essere presente fin dalla prima generazione di occhiali, è stata rimandata a causa di preoccupazioni legate alla privacy e a problemi tecnici. Attualmente, la novità è limitata agli Stati Uniti, dove le normative sulla privacy sono meno restrittive rispetto all’Europa.

La transizione verso la realtà aumentata

Dopo aver messo da parte il progetto del metaverso, Mark Zuckerberg ha deciso di concentrarsi sulla realtà aumentata, combinandola con l’intelligenza artificiale. Gli attuali occhiali smart Ray-Ban sono dotati solo di una fotocamera, ma i prossimi modelli dovrebbero includere uno schermo e altre funzionalità avanzate.

Si prevede che i primi occhiali AR vengano annunciati nel 2027, segnando un passo significativo nell’evoluzione della tecnologia indossabile.

Funzionalità di riconoscimento facciale e privacy

Il riconoscimento facciale, descritto internamente come “super sensing”, consentirà agli occhiali di identificare le persone per nome, utilizzando un software avanzato. Questa funzionalità, simile a quella precedentemente presente su Facebook, potrebbe essere reintrodotta per proteggere gli utenti da truffe e per facilitare il recupero degli account. Tuttavia, l’implementazione di tale tecnologia solleva seri interrogativi sulla privacy degli utenti. Attualmente, è in fase di test una versione preliminare che può essere attivata tramite comandi vocali, limitata a un utilizzo di 30 minuti.

Prospettive future e implicazioni etiche

Le future versioni degli occhiali, con nomi in codice Aperol e Bellini, sono attese nel 2026 e promettono di estendere la funzionalità di riconoscimento facciale per diverse ore.

Tuttavia, l’adozione di questa tecnologia comporta rischi significativi per la privacy. A fine aprile, Meta ha attivato le funzionalità AI per impostazione predefinita, eliminando l’opzione di disattivare la conservazione delle registrazioni vocali, un passo controverso che ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti.

In un contesto in cui la tecnologia avanza rapidamente, è fondamentale che le aziende come Meta considerino le implicazioni etiche delle loro innovazioni. La trasparenza e il rispetto della privacy degli utenti dovrebbero essere al centro dello sviluppo di nuove tecnologie, specialmente quando si tratta di riconoscimento facciale e sorveglianza.

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