Introduzione a Meta AI
Meta ha recentemente lanciato una nuova applicazione che consente agli utenti di interagire con il proprio sistema di intelligenza artificiale, Meta AI, senza dover utilizzare le piattaforme tradizionali come WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger. Questa novità ha suscitato un notevole interesse, ma anche preoccupazioni riguardo alla privacy e alla gestione dei dati personali.
Funzionalità e personalizzazione
Secondo un’analisi condotta da un giornalista del Washington Post, Meta AI si presenta come una versione più inquietante di ChatGPT, in quanto è in grado di ricordare ogni interazione. L’azienda di Menlo Park ha dichiarato che l’obiettivo è fornire un’esperienza altamente personalizzata, simile a quella già offerta su Facebook e Instagram. Per ottenere risposte su misura, gli utenti devono accedere all’app utilizzando il proprio account di uno di questi social network, il che implica una raccolta di informazioni basata sui contenuti pubblicati e sulle informazioni personali.
Le preoccupazioni sulla privacy
Tuttavia, l’uso di Meta AI solleva interrogativi significativi sulla privacy. Il sistema conserva automaticamente tutte le conversazioni, comprese le trascrizioni audio, all’interno di una memoria predefinita. Questo significa che il chatbot può ricordare le preferenze degli utenti, ma non è possibile disattivare questa funzione. Gli utenti possono solo cancellare informazioni specifiche, ma Meta avverte che non è garantito che tutte le tracce vengano eliminate. Inoltre, non esiste un’opzione per limitare la visibilità delle conversazioni solo agli amici sui social network, aumentando ulteriormente le preoccupazioni riguardo alla riservatezza.
Utilizzo dei dati e pubblicità personalizzata
Un altro aspetto preoccupante è che Meta intende utilizzare tutti i contenuti generati dagli utenti, inclusi testi, foto e registrazioni vocali, per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale.
Gli utenti hanno la possibilità di negare il consenso all’uso dei propri dati al di fuori delle conversazioni, ma ciò non elimina completamente i rischi associati. Mark Zuckerberg ha anche annunciato che in futuro verranno introdotti annunci pubblicitari personalizzati, basati sul contenuto delle conversazioni, il che solleva ulteriori interrogativi sull’uso commerciale delle informazioni personali.