Maker Faire Rome, ieri boom studenti. Da oggi porte aperte alla città

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Inventano stampanti 3D, costruiscono sparadolci, progettano pedalate virtuali, realizzano gioielli fatti con led: i nuovi ragazzi plasmano la tecnologia a loro piacimento in maniera creativa. La rivoluzione dei makers è nelle mani della nuova generazione tecnologica, nella prima Maker Faire europea in corso a Roma.

Cesare Cacitti, 14 anni e creatore di una stampante 3d, Jack Andraka, 15 anni ideatore di un nuovo test non invasivo per la diagnosi di tumori al pancreas, gli studenti dell’Itis Belluzzi di Bologna che hanno realizzato una bici con cui pedalare per le strade virtuali di qualsiasi posto del mondo, Joey Hudy, 16 anni inventore accolto da Barak Obama in occasione del White House Science Fair. Sono solo alcuni dei tantissimi adolescenti protagonisti della seconda giornata della Maker Faire, dedicata alle scuole.

I più giovani protagonisti, non solo per presentare i nuovi arrivati sulla scena dei creativi digitali, ma per scatenare con workshop e laboratori la creatività dei loro coetanei. Dai circuiti elettrici fatti di plastilina oppure con colori speciali, ai gioielli fatti di led, ai nastrini colorati e alle bombe ecologiche fatte di semi: sono sono alcune delle decine di attività presentate nella rassegna, frutto dei giovanissimi maker.

E’ successo ieri a Palazzo dei Congressi, una vera invasione di studenti (6 mila), pulmann ovunque, ragazzini in fila lungo i corridoi di marmo, o sulle scalinate. Oppure ancora ad ammirare le prodezze del portiere pararigori, lo stesso che è riuscito a fermare i calci di rigore del fuoriclasse del Barcellona Leo Messi, a segno solo al terzo tentativo.

Ieri a sfidarlo c’erano l’ex laziale Pancaro e l’ex giallorosso Candela.

E’ successo ieri che Laura De Benedetto, di Firenze, ha vinto il TechGarage, la startup competition con il suo Maketank (marketplace focalizzato sul design autoprodotto contemporaneo, realizzato da creativi ed artigiani che utilizzano tecniche di produzione digitale), spuntandola su 18 startup provenienti da tutta Italia. «Che bella la Maker Faire, vorrei tanto portarci mio figlio di 5 anni» ha detto da vincitrice. E’ accaduto questo al secondo giro di boa della Maker Faire Rome e tante cose succederanno ancora.

OGGI Dalle 9.30 fino alle 19 la Maker Faire Rome apre al pubblico. Saranno presenti più di 250 progetti provenienti da tutto il mondo, compresi workshop, performance dal vivo e panel conference.Il concerto a pedali dei Tetes de Bois, previsto sulla terrazza del Palazzo dei Congressi, è saltato perché per oggi è previsto maltempo.

Al suo posto, nella sala interna un classico concerto con alimentazione elettrica normale, senza pedalatori.Rimane confermato invece il tributo a Margherita Hack. Giornalisti, musicisti, attori, porteranno il proprio contributo leggendo delle pagine tratte dal libro “La mia vita in bicicletta” della scienziata. Ci saranno anche racconti, aneddoti, canzoni. Per ricordare una donna, una scienziata, una ciclista praticante. Interverranno Adriano Bono, Paolo Bellino, Giselle Martino, Marco Fioramanti, Pino Marino, Massimo Pasquini, Jerry Mastrodomenico, Francesca Fornario, Mario Tozzi, Giuseppe Cederna. Il pomeriggio di letture e musica, che si concluderà con lo show dei Tetes de Bois, inizierà alle 16.30, per chiudere alle 19.

I NUMERI «Un successo che ha superato ogni più rosea aspettativa. La Maker Faire di Roma, ha fatto registrare oltre 100 mila accessi in streaming nel corso della Opening Conference internazionale How to reMake The World e ha visto la partecipazione di oltre 6 mila studenti provenienti da scuole italiane e internazionali. I ragazzi hanno potuto vedere, in anteprima, le oltre 250 invenzioni esposte al Palazzo dei Congressi dell’Eur» fanno sapere dalla Cciaa di Roma.«Siamo davvero soddisfatti – ha detto Stefano Venditti, presidente di Asset Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, organizzatrice dell’evento – perché oltre al numero esorbitante di studenti che hanno preso parte alla giornata odierna, abbiamo ricevuto i complimenti dei professori, felici di aver portato le loro classi a toccare con mano il futuro e capire che il domani non è così nero come ci viene prospettato».

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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