La multinazionale Lucart, con radici toscane e oggi alla guida della terza generazione Pasquini, ha raggiunto un traguardo significativo nella sua strategia di sostenibilità. Di recente, ha ottenuto la convalida ufficiale da parte della Science Based Targets initiative (Sbti) riguardo ai suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Questo riconoscimento giunge a seguito di un impegno costante iniziato nel 2015, anno in cui la Sbti è stata fondata grazie a una collaborazione tra istituzioni prestigiose come l’United Nations Global Compact (Ungc), il Carbon Disclosure Project (Cdp), il World Resources Institute (Wri) e il WWF.
La validazione degli obiettivi da parte della Sbti sottolinea la determinazione di Lucart nel mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C.
Francesco Pasquini, amministratore delegato dell’azienda, ha commentato con orgoglio questo successo, definendolo un passo importante verso un futuro più sostenibile.
Strategie per la decarbonizzazione
Gli obiettivi di decarbonizzazione di Lucart, ora ufficialmente approvati, delineano un piano ambizioso per ridurre le emissioni in tutta la catena del valore. Entro il 2035, l’azienda prevede di abbattere le proprie emissioni assolute di scope 1 (dirette) e scope 2 (indirette da energia acquistata) del 67,8%. Inoltre, si impegna a ridurre le emissioni di scope 3 (indirette lungo la catena di produzione) legate a combustibili ed energia del 40% rispetto ai livelli del 2019.
Collaborazione e coinvolgimento
Un elemento chiave del piano di Lucart è il coinvolgimento attivo dei partner strategici della filiera.
Entro il 2030, il 94,42% dei fornitori identificati per le loro emissioni dovrà stabilire obiettivi coerenti con quelli della Sbti. Questo approccio collaborativo è essenziale per garantire che le misure di sostenibilità siano adottate in modo efficace lungo tutta la catena di valore.
Performance e risultati concreti
Nel 2025, Lucart ha prodotto un totale di 636.979 tonnellate di prodotti, riducendo significativamente le sue emissioni di CO2 a 387,53 Kg CO2/t e il consumo d’acqua a 9,43 mc/t. Inoltre, l’azienda ha ottimizzato il consumo di energia specifico, riducendolo a 7,07 GJ/t e ha minimizzato i rifiuti generati per tonnellata di carta prodotta a 0,24 tonnellate.
Un altro aspetto positivo è rappresentato dall’aumento dell’utilizzo di materie prime riciclate, che attualmente costituiscono il 54% del totale.
Inoltre, la percentuale di rifiuti avviati a recupero è ora al 90,2%, un risultato che evidenzia l’impegno di Lucart verso una filiera sempre più circolare e sostenibile.
Riconoscimenti e iniziative future
Grazie a queste performance, Lucart si è guadagnata la reputazione di GreenHero a livello nazionale, ricevendo riconoscimenti dall’associazione ambientalista Kyoto Club e dal noto attore Alessandro Gassmann. In linea con il suo piano di sostenibilità, Lucart sta preparando la presentazione di un nuovo impianto a Diecimo (LU) dedicato al trattamento e alla valorizzazione degli imballaggi poliaccoppiati, un progetto parzialmente finanziato dai fondi del PNRR.
