Quando pensi a Daniel Ek, il fondatore di Spotify, ti viene in mente la musica e il mondo dello streaming. Ma non crederai mai a quello che è successo: Ek sta spingendo i confini dell’innovazione anche nel settore della difesa! Infatti, ha investito ben 600 milioni di euro nella startup tedesca Helsing, specializzata nella produzione di droni da combattimento dotati di intelligenza artificiale. Questa scelta audace non è solo un colpo di scena nel suo percorso imprenditoriale, ma segna un cambiamento epocale nel panorama tecnologico europeo.
### Helsing: da startup a gigante della tecnologia bellica
Fondata nel 2021 da tre visionari tedeschi, Helsing ha già conquistato una posizione di leader nel campo del software militare. I suoi fondatori, Torsten Reil, Niklas Köhler e Gundbert Scherf, quest’ultimo ex commissario del Ministero della Difesa tedesco, hanno dato vita a un’azienda capace di sviluppare soluzioni software all’avanguardia che analizzano e integrano dati provenienti da vari sensori.
E il loro prodotto di punta, Altra, è davvero impressionante: elabora informazioni per fornire mappe digitali in tempo reale, offrendo agli ufficiali militari una visione completa delle operazioni in corso. Ma la vera sorpresa è arrivata a fine 2023, quando Helsing ha deciso di evolversi, passando da fornitore di software a produttore integrato di sistemi d’arma.
Questa transizione ha raggiunto il culmine con il lancio dell’HX-2, un velivolo da combattimento elettrico che non solo opera autonomamente, ma riesce anche a resistere alle interferenze nemiche. Immagina: diversi droni possono essere controllati simultaneamente da un solo operatore, creando una rete di attacco altamente coordinata. Con una portata di 100 chilometri, l’HX-2 rappresenta un passo avanti significativo nella guerra moderna, rendendo le operazioni militari più efficaci e letali.
Ti sei mai chiesto come queste tecnologie possono cambiare il modo di combattere le guerre?
### Il legame con l’Ucraina e la produzione locale
La tecnologia di Helsing ha già trovato spazio nel conflitto ucraino, dove l’azienda ha avviato la fornitura di droni al governo di Kyiv. Il modello HF-1, progettato per resistere alle interferenze GPS russe, segna l’inizio di una nuova era per la difesa ucraina. Con un contratto dal valore di 500 milioni di euro, Helsing ha collaborato con un partner ucraino per la produzione di ben 4.000 unità. Ma non è tutto: il drone HX-2 sarà assemblato direttamente nella nuova fabbrica di Helsing in Germania, capace di produrre oltre mille droni al mese.
Non trovi affascinante come la tecnologia possa rispondere a esigenze così attuali e urgenti?
In un momento in cui l’Europa cerca di ridurre la sua dipendenza da fornitori esterni, Helsing si posiziona come un attore chiave nel mercato della difesa, pianificando di replicare il proprio modello produttivo in altri paesi europei. Questo non solo aumenta la capacità produttiva, ma garantisce anche un approvvigionamento locale di tecnologia avanzata. Insomma, stiamo assistendo a un cambiamento radicale nel settore della difesa europea!
### Daniel Ek: l’investitore visionario
Daniel Ek non è nuovo a investimenti audaci nel settore militare. Già nel 2021, aveva scommesso 100 milioni di euro in Helsing, e ora raddoppia la posta, assumendo anche il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda. Ma cosa significa tutto ciò? Questo impegno non è solo una mossa finanziaria, ma anche strategica, poiché Ek sta diversificando i suoi investimenti mentre mantiene il controllo di Spotify attraverso una struttura azionaria che gli garantisce il 29,1% dei diritti di voto.
Tuttavia, non mancano le critiche. L’orientamento di Ek verso l’industria bellica ha suscitato proteste tra alcuni artisti che hanno già ritirato la propria musica da Spotify, e potrebbe accadere di nuovo. Ek, però, sembra determinato: “Sono sicuro che la gente lo criticherà, e va bene così. Mi concentro su quello che penso sia giusto per l’Europa”. Questa affermazione audace potrebbe davvero definire il futuro non solo di Helsing, ma anche dell’industria musicale e della difesa in Europa. E tu, cosa ne pensi? È giusto investire in tecnologie belliche per il bene dell’Europa?