Un passo avanti nella conservazione della fauna
La salvaguardia della fauna selvatica rappresenta una delle sfide più ardue per la conservazione ambientale, specialmente in aree come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Qui, grazie a un progetto innovativo, è stato sviluppato Wadas, il Wild animal detection and alert system, un sistema che utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare e proteggere gli animali in situazioni di pericolo. Questo progetto, frutto della collaborazione tra l’Università dell’Aquila e l’associazione Salviamo l’Orso, segna un importante passo avanti nella gestione della fauna selvatica.
La tecnologia al servizio della natura
Wadas è un sistema open source che sfrutta algoritmi avanzati per rilevare e riconoscere la presenza di animali, consentendo un monitoraggio continuo e una gestione più efficace degli spostamenti della fauna.
Grazie all’utilizzo di AI pc dotati di processori Intel Core Ultra serie 200V, il sistema è in grado di elaborare dati in tempo reale, garantendo prestazioni elevate anche in zone remote. Questo approccio non solo migliora l’efficienza del monitoraggio, ma riduce anche l’impatto umano sull’ambiente, permettendo di intervenire solo quando necessario.
Un modello replicabile per la conservazione
Uno degli aspetti più interessanti di Wadas è il suo carattere open source, che permette ad altri parchi e riserve di adottare e adattare questa tecnologia. L’obiettivo finale è quello di creare un equilibrio tra uomo e natura, utilizzando l’innovazione per proteggere la biodiversità. Con un tasso di accuratezza del 97,4% nella rilevazione delle specie, Wadas rappresenta un modello promettente per la conservazione della fauna selvatica, contribuendo a ridurre gli incidenti tra veicoli e animali e a garantire una maggiore sicurezza per entrambe le parti.