La nascita di una comunità criminale
La criminalità informatica russofona ha radici profonde che affondano nell’ex Unione Sovietica, dove un’istruzione tecnica di alto livello ha fornito le basi per una comunità di hacker e programmatori. Con il crollo dell’URSS, molti di questi professionisti si sono trovati a fronteggiare un mercato del lavoro limitato, spingendoli a esplorare attività al di fuori della legalità. Questo ha dato vita a un ambiente in cui le competenze tecniche venivano utilizzate per scopi illeciti, creando una vera e propria sottocultura del cyber crimine.
Le regole dell’underground russofono
Nel mondo della criminalità informatica, le regole sono fondamentali. I gruppi di cybercriminali russofoni seguono codici di condotta rigorosi, come quello di non attaccare obiettivi situati nell’ex territorio sovietico.
Questa regola è ancora oggi rispettata, con malware progettati per bloccarsi se rilevano che il bersaglio si trova in queste aree. Tali norme non solo riflettono una sorta di etica criminale, ma anche un modo per mantenere la reputazione all’interno di una comunità che si basa sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Il ruolo delle criptovalute
Con l’avvento delle criptovalute, in particolare Bitcoin, il panorama della criminalità informatica ha subito una trasformazione radicale. Le criptovalute hanno offerto un nuovo livello di anonimato e facilità nei trasferimenti di denaro, permettendo ai cybercriminali di operare su scala globale. Questo ha facilitato il passaggio da attacchi mirati a estorsioni su larga scala, come nel caso degli attacchi ransomware, dove i criminali chiedono riscatto per il ripristino dei dati rubati.
L’adozione di queste tecnologie ha reso possibile un’evoluzione delle tecniche di attacco, rendendo i gruppi di hacker sempre più sofisticati e pericolosi.
Impatto della pandemia e della geopolitica
La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente accelerato l’espansione della criminalità informatica. Con un numero crescente di persone che si sono spostate online per gestire le proprie finanze e attività quotidiane, i cybercriminali hanno trovato nuove opportunità per sfruttare le vulnerabilità dei sistemi. Inoltre, l’invasione dell’Ucraina ha cambiato le dinamiche all’interno della comunità dei cybercriminali, portando a schieramenti e conflitti tra gruppi russi e ucraini. Questo ha reso il panorama della criminalità informatica ancora più complesso, con le autorità che ora sono più motivate a intervenire contro le attività illecite.