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L’Europa lancia una strategia per potenziare le startup innovative

La Commissione europea presenta un piano ambizioso per attrarre talenti e investimenti nel settore delle startup.

Immagine che rappresenta la strategia europea per startup
L'Europa lancia una nuova strategia per supportare le startup innovative.

Un nuovo inizio per le startup europee

Recentemente, l’Europa ha avviato un’importante iniziativa per affrontare il crescente divario competitivo nel settore delle startup rispetto a Stati Uniti e Cina. La Commissione europea ha presentato la strategia “Choose Europe to Start and Scale”, un piano ambizioso che mira a trasformare il continente in una destinazione privilegiata per le aziende tecnologiche innovative. Questo progetto, guidato dalla commissaria Ekaterina Zaharieva, si propone di rispondere a una situazione critica in cui l’Europa detiene solo l’8% delle scaleup globali, mentre il Nord America ne controlla il 60%.

Le sfide da affrontare

Il documento presentato dalla Commissione, sebbene ambizioso, lascia aperte molte domande riguardo ai meccanismi di attuazione e ai tempi necessari per colmare un divario che si è consolidato nel corso degli anni.

Le statistiche parlano chiaro: le startup europee attraggono solo il 5% del capitale di rischio globale, un dato che evidenzia le lacune strutturali del nostro ecosistema imprenditoriale. Inoltre, nessuna startup fondata nell’Unione europea negli ultimi cinquant’anni ha raggiunto una valutazione di 100 miliardi di euro, mentre sei aziende americane hanno già superato il traguardo dei mille miliardi.

Le cinque aree prioritarie di intervento

Per affrontare queste sfide, la Commissione ha identificato cinque aree chiave di intervento. Il primo pilastro riguarda la semplificazione delle normative, con l’introduzione di un “regime europeo numero 28” che fornisce regole comuni per le startup che desiderano espandersi in tutta l’Unione. Questo approccio mira a ridurre le complessità burocratiche che attualmente ostacolano la crescita delle aziende innovative.

Il secondo e il terzo pilastro si concentrano sui finanziamenti. L’Unione europea intende incentivare i fondi pensione a investire di più nelle startup, creando un nuovo “Scaleup European Fund” per sostenere le imprese in fase di crescita. Inoltre, l’iniziativa “Lab to Unicorn” mira a colmare il divario tra ricerca accademica e mercato, creando hub in grado di trasformare le scoperte scientifiche in prodotti commerciali.

Attrarre talenti e migliorare le infrastrutture

Il quarto e il quinto pilastro si focalizzano sull’attrazione di talenti e sul potenziamento delle infrastrutture. La Commissione propone la “Blue Carpet Initiative” per semplificare l’arrivo di lavoratori qualificati da fuori Europa, riformando la Blue Card per renderla più accessibile. Inoltre, un programma da 500 milioni di euro è stato annunciato per attrarre ricercatori di alto livello, in particolare dagli Stati Uniti.

Infine, Bruxelles intende facilitare l’accesso delle startup a laboratori pubblici e centri di ricerca, introducendo una nuova “Carta di accesso” per uniformare le regole in tutta Europa. I risultati di queste iniziative saranno monitorati attraverso indicatori di performance globali, con un primo bilancio previsto entro la fine del 2027.

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