Investimenti per la banda ultra larga nelle aree bianche
La legge di bilancio 2025 presenta un’importante opportunità per colmare il divario digitale in Italia, con un investimento di 660 milioni di euro destinati a portare la banda ultra larga nelle aree bianche. Questi fondi, suddivisi in 220 milioni di euro per ciascun anno, mirano a completare la rete nelle zone dove gli operatori privati non investono a causa della scarsa redditività. Attualmente, solo il 54% delle abitazioni target è coperto da fibra ottica, evidenziando la necessità di un intervento immediato.
Tagli ai fondi per l’innovazione e la ricerca
Nonostante gli investimenti per la banda ultra larga, la manovra prevede anche significativi tagli ai fondi per l’innovazione. Il Fondo per i progetti Ipcei subirà una riduzione di 1,5 milioni di euro per il 2025, mentre la Fondazione centro italiano per il design dei circuiti integrati vedrà diminuire le proprie risorse di 5 milioni di euro all’anno.
Inoltre, gli investimenti per le tecnologie energetiche pulite subiranno un taglio di 33,9 milioni di euro, mettendo a rischio importanti progetti di ricerca.
Nuove tasse sulle criptovalute e fiscalità digitale
Un altro aspetto rilevante della legge di bilancio è la revisione della tassazione sulle criptovalute. Il governo ha deciso di rivedere l’aumento dell’imposta sulle plusvalenze, inizialmente previsto al 42%, portandolo al 30% dal 2026. Questa mossa è stata interpretata come una risposta alle dinamiche geopolitiche, con l’intento di attrarre investimenti in un settore in rapida crescita. Inoltre, l’estensione della web tax a tutte le imprese che generano ricavi da servizi digitali in Italia rappresenta un cambiamento significativo nella fiscalità digitale, aumentando il numero di soggetti tenuti al versamento di questa imposta.
Supporto alla ricerca e stabilizzazione dei precari
Nonostante i tagli, la legge di bilancio prevede anche misure di supporto per il mondo della ricerca. Sono stati stanziati 10 milioni di euro all’anno per la stabilizzazione dei ricercatori precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), un passo importante per affrontare il problema del precariato scientifico. Questa misura è stata accolta positivamente dopo mesi di mobilitazioni da parte dei ricercatori, sottolineando l’importanza della ricerca scientifica per il futuro del paese.
Industria 5.0 e innovazione tecnologica
La legge di bilancio 2025 segna un passaggio significativo verso il modello di industria 5.0, con fondi destinati a sostenere le imprese nell’innovazione tecnologica. Particolare attenzione sarà rivolta alla cybersecurity e alla digitalizzazione dei processi produttivi, elementi chiave per garantire la competitività delle aziende italiane nel panorama globale.
Inoltre, sono previsti investimenti per la modernizzazione delle infrastrutture pubbliche e per la sanità digitale, segnando un passo avanti verso un’Italia più moderna e connessa.