Il mercato del cloud britannico è sotto pressione, e al centro di questa tempesta c’è Microsoft. Non crederai mai a quello che è emerso da uno studio di Peter Whelan, professore di diritto all’Università di Leeds: secondo lui, le prassi di licensing dell’azienda di Redmond potrebbero infliggere danni irreparabili al settore. È fondamentale che l’Autorità per la concorrenza e i mercati (CMA) prenda misure rapide per evitare che la situazione peggiori ulteriormente.
1. Le preoccupazioni di Whelan: cosa c’è da sapere
In un articolo di 36 pagine, Whelan avverte la CMA del rischio di perdere un’opportunità cruciale. La commissione deve agire subito contro le pratiche di licensing di Microsoft, che penalizzano i clienti costringendoli a sborsare di più se desiderano utilizzare il software dell’azienda su piattaforme cloud concorrenti, come Amazon Web Services (AWS).
Ma perché questo è così preoccupante?
Il rapporto della CMA, pubblicato a gennaio 2025, ha già messo in luce come questa strategia di licensing non solo danneggi la concorrenza, ma aumenti anche le barriere all’ingresso nel mercato. In poche parole, Microsoft sta approfittando della sua posizione dominante, e questo non può continuare. Cosa accadrebbe se questa situazione venisse ignorata? Le conseguenze potrebbero essere devastanti.
2. I possibili rimedi e il tempo che ci vorrà
Il rapporto della CMA suggerisce di designare Microsoft come fornitore con status di mercato strategico (SMS). Questo consentirebbe di imporre requisiti legali vincolanti per limitare le pratiche anti-concorrenziali. Tuttavia, Whelan avverte che potrebbero passare mesi, se non anni, prima che queste misure vengano attuate.
Un ritardo simile potrebbe avere effetti disastrosi sul mercato del cloud.
Immagina se la CMA non riuscisse a intervenire in tempo: le misure di rimedio potrebbero non entrare in vigore fino a un anno e mezzo dopo la decisione finale della commissione. Come possono le aziende più piccole affrontare una situazione così precaria?
3. Perché è fondamentale un intervento immediato
Whelan sottolinea l’importanza di un intervento tempestivo per proteggere la concorrenza e i consumatori. In mercati così dinamici come quello digitale, una risposta rapida è essenziale per prevenire danni irreparabili. Non si tratta solo di giustizia, ma di sopravvivenza per molte aziende più piccole che potrebbero essere costrette a chiudere se Microsoft continua a operare in questo modo.
Le voci critiche si fanno sempre più forti.
Anche Google ha presentato una denuncia contro Microsoft, e un reclamo legale di £2 miliardi è stato inoltrato al Tribunale di Appello per la Concorrenza del Regno Unito, evidenziando quanto siano gravi queste preoccupazioni. La Coalizione per una Licenza Software Equa si è unita a Whelan nel chiedere un’azione immediata per proteggere i consumatori.
Il prossimo mese sarà cruciale per capire quali passi intraprenderà la CMA. La pressione per agire sta crescendo e la comunità tecnologica tiene d’occhio ogni sviluppo. Cosa deciderà di fare la CMA? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: il futuro del cloud britannico è in gioco, e le decisioni che verranno prese influenzeranno non solo le aziende, ma anche milioni di consumatori. Siamo tutti coinvolti in questa partita!
