Numerose persone hanno ricevuto chiamate indesiderate da call center che sembravano provenire dall’Italia. Tuttavia, grazie all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), i truffatori stanno subendo un duro colpo. Con l’implementazione di misure anti-spoofing, l’AGCOM ha bloccato oltre 43 milioni di chiamate indesiderate in meno di un mese. Questo intervento segna un passo importante nella lotta contro le chiamate fraudolente.
Il fenomeno dello spoofing: cosa c’è dietro?
Il CLI spoofing è una tecnica ingannevole utilizzata dai call center per mascherare la reale provenienza delle chiamate. Questo trucco consente ai truffatori di apparire come se stessero chiamando dall’Italia, facilitando l’inganno degli utenti. Dal 19 agosto, in seguito all’approvazione del regolamento delibera 106/25/CONS, i gestori delle interfacce di confine con le reti estere sono stati obbligati a bloccare le chiamate internazionali con CLI modificato.
I dati preliminari indicano chiaramente che tra il 19 agosto e il 4 settembre sono state bloccate ben 1,3 milioni di chiamate al giorno. Questo segna un passo significativo nella lotta contro le chiamate indesiderate. Alcuni operatori hanno raggiunto tassi di blocco notevoli, come un operatore che ha fermato il 97,51% delle chiamate.
Un’analisi dei risultati: cosa ci dicono i numeri?
AGCOM ha osservato un interessante trend: le chiamate di spoofing tendono a diminuire nei fine settimana, suggerendo una riduzione delle attività di telemarketing durante questi giorni. Tuttavia, l’ente avverte che la battaglia non è ancora conclusa. Con l’arrivo di settembre, si prevede un’analisi più approfondita, che terrà conto anche delle chiamate effettuate durante il periodo estivo, quando molte persone erano in ferie.
È importante notare che gli esperti avvertono che i call center stranieri potrebbero iniziare a utilizzare più frequentemente CLI internazionali e numeri su rete mobile. Sarà fondamentale monitorare questa evoluzione, poiché il blocco per le chiamate da rete mobile è previsto a partire dal 19 novembre. La situazione potrebbe evolversi rapidamente, richiedendo agli utenti di rimanere vigili.
Conclusioni e cosa aspettarsi in futuro
In conclusione, le misure anti-spoofing attuate dall’AGCOM hanno già dimostrato di essere efficaci nel ridurre le chiamate indesiderate. Tuttavia, la lotta è lungi dall’essere conclusa. Gli utenti devono rimanere informati e preparati a proteggersi. Con l’evoluzione delle tecniche utilizzate dai call center, essere sempre un passo avanti sarà fondamentale.
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La battaglia per la privacy continua.