Layne Harstel e all’educazione come motore della giustizia sociale

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E’ questo il penultimo degli articoli che pubblicheremo prima della pausa estiva per tornare a parlare di educazione e futuro in autunno.Oggi riprendiamo con Layne Hartsel, l’ultima voce internazionale che si è alternata su queste pagine nel corso di queste settimana, in un botta e risposta con gli studenti: se volete un modo per creare un ponte generazionale e una continuità di contenuti.Ricercatore presso la P2P Foundation in filosofia dell’etica e della tecnologia e giustizia globale, ha avviato un progetto a Seul con professionisti e studenti coreani: Vox Filozofista, Seoul Women’s Near Future Society. Mentori d’eccezione dell’iniziativa sono la filosofa Heeweon Yeon (letteralmente “donne antiche” in Corea), e l’imprenditrice e designer Jimin Nam (del Global Justice Working Group). Soci fondatori sono invece: Se-won Ahn (storica e curatrice presso il Centro Corea per Digital Humanities), Jiyoung Byun (biomedicina) e Nahyeon Kim (donne e media) dalla Sookmyung Women’s University di Seoul.Il gruppo si riunisce ogni settimana e, in primavera, c’è stato un primo contatto con il Near Future Ecucation Lab, con un hanghout interessantissimo direttamente in streaming fra Seoul e la nostra classe a FirenzeTutto è iniziato grazie a Layne Hartsell che, letti alcuni articoli di Salvatore, ha sviluppato un documento filosofico con un obbiettivo pratico: connettersi il gruppo Living Planet Bridges (di Göteborg) come interfaccia per una serie lunga settimana di videoconferenze concomitanti, tutti incentrati sulla cura e la diffusione conoscenza prodotta durante il lab e l’evento stesso.

Layne lo ha fatto sul serio: ha proposto questa opportunità e Living Bridges e il risultato è l’evento Education is a Commons. il primo evento globale interconnesso del Near Future Education Lab.Per questo Layne è un nodo, un ponte essenziale nella (micro)storia di questo progetto e della sua possibilità di coinvolgere e diventare uno sforzo internazionale.L’esito dell’evento è infatti andato oltre le aspettative di tutti noi, sia in termini di partecipazione diretta che di persistenza delle relazioni: molte sono le relazioni che sono state avviate, molte le cose che abbiamo appreso, sottoponendo agli occhi di persone diverse per cultura, professione e inderessi differenti lo scheletro del progetto, come vi ha raccontato Marta Cecconi nel suo ultimo articolo.Layne ci ha lasciato una bella e sentita testimonianza in cui l’educazione (e il progetto di near future che stiamo portando avanti) emerge in tutta la sua capacità di essere quel dispositivo grazie al quale siamo in grado, come società, di produrre etiche e giustizia sociale

A presto!

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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