Nell’inverno ucraino, le strade di Kyiv e di altre città affrontano una dura realtà: i blackout programmati. Queste interruzioni, che possono durare anche ore, complicano la vita di milioni di persone. L’oscurità avvolge i quartieri, ad eccezione dei momenti in cui un tram passa o i fari di un’auto illuminano temporaneamente il cammino. I generatori di emergenza, posizionati davanti a negozi e ristoranti, rappresentano l’unico segnale di vita, mentre il rumore dei generatori a carburante rimbomba incessantemente.
La situazione dei blackout in Ucraina
Negli ultimi mesi, la Russia ha intensificato gli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine. Le città di Odessa e Dnipro affrontano quotidianamente il rischio di interruzioni energetiche. La carenza di elettricità è causata dai danni inflitti agli impianti, costringendo le autorità a razionare la corrente.
In alcuni casi, si sono registrate assenze di energia e riscaldamento per oltre dieci ore al giorno.
Meccanismo di razionamento dell’energia
Il sistema di razionamento dell’energia è gestito dalla compagnia nazionale Ukrenergo. Le comunicazioni riguardanti i blackout vengono diffuse tramite notifiche sui social media, segnalando le fasce orarie in cui l’elettricità non sarà disponibile. La compagnia di distribuzione DTEK attua queste interruzioni, elaborando un piano specifico per ciascuna regione. Ogni giorno, i residenti sono tenuti a consultare queste informazioni per pianificare le proprie attività quotidiane.
Effetti degli attacchi russi sulle infrastrutture
Gli attacchi russi colpiscono in modo significativo le infrastrutture energetiche ucraine. Nel mese di ottobre, un attacco massiccio ha lasciato circa 800.000 persone senza corrente a Kyiv.
I danni interessano le linee aeree di alta e bassa tensione, rendendo le operazioni di riparazione estremamente complesse. Gli operatori di DTEK hanno segnalato oltre 100 incidenti che hanno compromesso la rete, richiedendo una risposta immediata e continua.
Il ruolo delle squadre di emergenza
Le squadre di emergenza sono costantemente pronte a intervenire per ripristinare l’erogazione elettrica. Ogni giorno, i tecnici di DTEK affrontano la sfida di riparare le linee danneggiate, eseguendo centinaia di interventi programmati. Dall’inizio del conflitto, sono state effettuate più di 2.800 riparazioni. Questi sforzi sono cruciali per mantenere una rete energetica operativa, anche in condizioni estremamente difficili.
Adattamenti quotidiani degli ucraini
Vivere con i blackout è diventato parte della quotidianità per molti ucraini. Le persone si sono adattate, utilizzando generatori e power bank per ricaricare i propri dispositivi elettronici.
I ristoranti e i negozi che riescono a restare aperti grazie a fonti di energia alternative offrono un rifugio temporaneo per chi cerca di evadere dall’oscurità.
La vita sociale si è trasformata: i cittadini si muovono con torce e smartphone accesi, mentre le famiglie cercano di mantenere un’atmosfera normale nonostante le avversità. Gli anziani, in particolare, sono i più colpiti da questa situazione, specialmente coloro che vivono ai piani alti degli edifici. Le squadre di emergenza si affrettano a risolvere questi problemi per garantire che tutti possano avere accesso all’elettricità.
Investimenti nella rete energetica
Per fronteggiare la situazione attuale, le aziende energetiche come DTEK stanno effettuando investimenti significativi nella manutenzione e modernizzazione delle infrastrutture. A Kyiv, sono stati destinati oltre 140 milioni di grivnie per migliorare i servizi energetici.
Anche a Odessa, sono stati creati magazzini di materiali per gestire le emergenze, garantendo una risposta tempestiva in caso di attacchi futuri.
Nonostante le difficoltà, i tecnici e gli operatori energetici sono determinati a mantenere l’illuminazione durante l’inverno. L’esperienza accumulata negli anni passati ha reso il sistema di risposta molto più efficiente, consentendo di affrontare le sfide quotidiane con resilienza.