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La nave da crociera a idrogeno Libra: un passo verso il turismo sostenibile

Scopri come la Libra di Fincantieri sta rivoluzionando il settore delle crociere con l'idrogeno.

Nave da crociera Libra in navigazione sostenibile
Scopri la nave da crociera a idrogeno Libra, simbolo di turismo sostenibile.

Un’innovazione italiana nel settore delle crociere

La Libra, la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno, è attualmente in fase di costruzione presso lo stabilimento Fincantieri di Ancona. Questa innovativa imbarcazione, prevista per il 2026, rappresenta un’importante svolta nel settore del turismo sostenibile. L’armatore Viking Cruises, fondato da Torstein Hagen, ha già pianificato l’utilizzo della nave nei suggestivi fiordi norvegesi, un’area che ben si presta a un turismo ecologico e responsabile.

Un progetto ambizioso per il futuro

Claudio Cisilino, vicepresidente esecutivo di Fincantieri, ha spiegato che la Libra è parte di una roadmap tecnologica sviluppata tre anni fa, con l’obiettivo di realizzare una nave completamente a zero emissioni entro il 2035. Attualmente, le navi tradizionali possono ridurre le emissioni fino al 50% grazie all’uso di gas naturale liquefatto (GNL), ma la sfida è quella di eliminare completamente le emissioni.

L’idrogeno è stato identificato come una soluzione promettente per raggiungere questo obiettivo.

Le sfide tecniche della propulsione a idrogeno

La Libra avrà una stazza lorda di 54.300 tonnellate e una lunghezza di 239 metri, con una capacità di ospitare fino a 998 passeggeri. Tuttavia, la transizione verso l’idrogeno comporta una serie di sfide tecniche. Cisilino ha sottolineato l’importanza della logistica dell’idrogeno, del suo stoccaggio ad alta pressione e delle temperature estremamente basse necessarie per il suo utilizzo. Inoltre, la nave dovrà affrontare questioni legate all’efficienza energetica, poiché i serbatoi per l’idrogeno saranno significativamente più grandi rispetto a quelli tradizionali.

Un sistema di celle a combustibile all’avanguardia

La propulsione della Libra sarà basata su un sistema di celle a combustibile a membrana elettrolitica polimerica (PEM), sviluppato da Isotta Fraschini Motori.

Questo sistema trasforma l’idrogeno in energia elettrica attraverso una reazione chimica, producendo anche vapore acqueo. Tuttavia, la sicurezza è una priorità, e Fincantieri ha collaborato con esperti per garantire che tutte le misure necessarie siano implementate a bordo.

Un futuro sostenibile per le crociere

La Libra opererà principalmente tra Rotterdam e Stavanger, utilizzando la propulsione a idrogeno nei porti e durante la navigazione nei fiordi, mentre per le tratte più lunghe saranno attivati i motori tradizionali. Si prevede che l’uso dell’idrogeno ridurrà le emissioni di circa il 60-65% rispetto alle navi convenzionali. Inoltre, la nave utilizzerà bomboloni containerizzati per il rifornimento di idrogeno, evitando la necessità di costruire impianti complessi nei porti.

Verso un mix di tecnologie per il Net Zero

Fincantieri sta esplorando anche altre soluzioni energetiche per il futuro, inclusi nuovi combustibili sintetici e tecnologie nucleari di quarta generazione. La visione dell’azienda è che non esista una sola soluzione per raggiungere il Net Zero, ma piuttosto un mix di tecnologie compatibili con le infrastrutture portuali. La Libra rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile nel settore delle crociere, dimostrando che l’innovazione e la sostenibilità possono andare di pari passo.

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