Il governo italiano ha recentemente compiuto un passo significativo nella lotta contro il greenwashing, approvando un decreto legislativo che recepisce la direttiva UE 2025/825. Questo provvedimento, elaborato dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy, mira a garantire una maggiore trasparenza nelle affermazioni ambientali delle aziende, stabilendo sanzioni per le violazioni.
La direttiva europea richiede che gli Stati membri la recepiscano in tempi definiti. Le nuove misure entreranno in vigore modificando la normativa esistente riguardante le pratiche commerciali ingannevoli e i diritti dei consumatori.
Obiettivi e modifiche al Codice del consumo
Il provvedimento ha come obiettivo principale quello di rafforzare la tutela dei consumatori e promuovere un’economia più sostenibile. Attraverso l’aggiornamento del Codice del consumo, vengono ampliate le pratiche commerciali considerate scorrette.
Ad esempio, è ora vietato utilizzare termini come “prodotto neutro” o “prodotto a impatto zero” senza prove concrete.
Definizioni chiare per una comunicazione trasparente
Il decreto introduce definizioni precise per concetti chiave come asserzione ambientale, marchio di sostenibilità, durabilità e riparabilità dei beni. Questo approccio mira a rendere la comunicazione più chiara e comprensibile per i consumatori, facilitando il riconoscimento dei prodotti realmente sostenibili.
Regole di trasparenza e vigilanza
Le nuove regole non si applicano solo ai negozi fisici, ma anche agli acquisti effettuati online. I venditori sono ora obbligati a fornire informazioni dettagliate e a esporre un’etichetta che indichi la durabilità dei prodotti, inclusi quelli digitali. In questo modo, i consumatori possono fare scelte più informate e consapevoli.
Il ruolo dell’AGCM
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) avrà il compito di monitorare l’applicazione delle nuove normative e di intervenire in caso di pratiche commerciali ingannevoli. Già in precedenza, l’AGCM ha multato aziende come SHEIN per violazioni delle regole sul greenwashing, evidenziando l’impegno del governo nel garantire un mercato equo e trasparente.
L’Italia si allinea con le recenti tendenze europee per combattere il greenwashing, proteggere i diritti dei consumatori e promuovere un ambiente più sostenibile. Con l’implementazione di queste nuove normative, si spera di creare un contesto commerciale dove la trasparenza e la sostenibilità siano la norma, piuttosto che l’eccezione.


