La sera del 1° ottobre, al largo delle coste di Gaza, l’esercito israeliano ha lanciato un intervento decisivo contro la Global Sumud Flotilla, un’iniziativa internazionale destinata a fornire aiuti umanitari alla popolazione palestinese e a rompere il blocco navale imposto da Tel Aviv. Questa missione, che mirava a stabilire un corridoio umanitario verso Gaza, è stata subito oggetto di una violenta operazione militare.
Alle 19:00 (ora italiana), le comunicazioni radio hanno iniziato a riportare avvisi da parte delle autorità israeliane, che intimavano ai membri dell’equipaggio della nave Alma di fermarsi. La situazione è peggiorata rapidamente quando gli israeliani hanno avvertito che si trovavano in una zona di conflitto attivo, minacciando arresti e la confisca dell’imbarcazione. Da quel momento, i contatti con gli attivisti presenti sulla flotta sono stati interrotti uno dopo l’altro.
Dettagli dell’operazione militare
Intorno alle 22:00, il ministero degli Esteri israeliano ha pubblicato un video in cui appariva l’attivista svedese Greta Thunberg, a bordo della nave Alma. Nel tweet associato al video, l’iniziativa è stata etichettata come “Flottilla Hamas-Sumud”, con la precisazione che alcuni passeggeri erano già stati trasferiti in un porto israeliano, dove si trovavano in buone condizioni. Tra i membri dell’equipaggio della Alma c’era anche l’eurodeputata francese Emma Fourreau, arrestata insieme ad altri attivisti.
Le informazioni raccolte indicano che le navi coinvolte nell’operazione includono l’Alma, la Sirius, la Karma, l’Adara, la Mango e la Jeanotte III. A bordo della Karma si trovavano tre membri del Partito Democratico italiano e il giornalista Saverio Tommasi.
Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii), ha raccontato che gli attivisti, al momento dell’assalto, avevano già indossato i giubbotti salvagente e si erano disposti ordinatamente sul ponte, seguendo le istruzioni di mantenere la calma e non reagire alle provocazioni dei soldati israeliani.
Le testimonianze degli attivisti
Walter Massa, presidente nazionale di Arci, ha dichiarato di aver visto in diretta l’equipaggio della Alma mettersi in posizione prima che il collegamento fosse interrotto. Secondo le informazioni, la Karma sarebbe stata tra le prime navi abbordate, ma subito dopo l’intervento le comunicazioni sono state bloccate, rendendo difficile ottenere aggiornamenti sulla situazione. Massa ha anche sottolineato che contattare gli attivisti durante un’operazione in corso potrebbe mettere a rischio la loro sicurezza.
Sull’Adara, il politico ed economista Kieran Andrieu ha documentato in diretta Instagram l’avvicinamento di una nave militare israeliana, segnalando che un soldato aveva intimato all’equipaggio di alzare le mani. Pochi istanti dopo, il collegamento è stato interrotto. Andrieu ha poi twittato: “Se state guardando questo video, sono stato arrestato illegalmente da Israele, insieme ad altre 500 persone, per aver tentato di consegnare latte in polvere, cibo e medicine a Gaza”.
Reazioni e conseguenze
In un’altra imbarcazione, la Captain Nikos, il giornalista spagnolo Carlos De Barrón ha riferito che i passeggeri hanno gettato i loro cellulari in mare per evitare il sequestro. A bordo si trovava anche Nkosi Zwelivelile Mandela, nipote dell’illustre leader sudafricano, che ha lanciato un appello affinché i governi intervengano per garantire il passaggio delle navi e la liberazione degli attivisti. Durante l’operazione, la nave Yulara ha subito attacchi con idranti da parte delle forze israeliane, mentre esplosioni lontane suggerivano l’uso di granate stordenti per intimidire gli equipaggi.
Le notizie che emergono sono parziali e confuse, poiché Israele ha bloccato molte comunicazioni e isolato le imbarcazioni. Un messaggio finale dalla flottiglia ha confermato che le loro barche erano state abbordate e che le telecamere erano offline, mentre si cercava di verificare la sicurezza dei partecipanti.
Questa non è la prima volta che una flottiglia internazionale per Gaza viene fermata. Dalla tragica vicenda della Mavi Marmara nel 2010, che portò alla morte di dieci attivisti, ogni missione simile è stata intercettata prima di raggiungere la Striscia. Tuttavia, in questa occasione, la presenza di numerosi parlamentari europei e figure pubbliche di rilevanza ha reso la situazione ancora più complessa.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che gli italiani coinvolti verrebbero probabilmente portati nel porto di Ashdod e successivamente rimpatriati. Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha confermato che tutti i partecipanti internazionali subiranno lo stesso trattamento. In Italia, si stanno organizzando manifestazioni e veglie in diverse città, con lo sciopero generale indetto per il 3 ottobre contro l’operazione israeliana.
Alle 19:00 (ora italiana), le comunicazioni radio hanno iniziato a riportare avvisi da parte delle autorità israeliane, che intimavano ai membri dell’equipaggio della nave Alma di fermarsi. La situazione è peggiorata rapidamente quando gli israeliani hanno avvertito che si trovavano in una zona di conflitto attivo, minacciando arresti e la confisca dell’imbarcazione. Da quel momento, i contatti con gli attivisti presenti sulla flotta sono stati interrotti uno dopo l’altro.0