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Innovazione sottomarina: l’italiana Wsense rivoluziona le comunicazioni subacquee

Scopri come Wsense sta trasformando il monitoraggio marino con tecnologie all'avanguardia.

Tecnologia subacquea innovativa di Wsense
Scopri come Wsense sta rivoluzionando le comunicazioni sottomarine.

La sfida dell’innovazione sottomarina

In un mondo in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, l’innovazione sottomarina rappresenta una frontiera ancora poco esplorata. La startup italiana Wsense si sta facendo strada in questo settore, puntando a rivoluzionare le comunicazioni e il monitoraggio ambientale negli abissi. Con un mercato globale che vale oltre 170 miliardi di euro, la necessità di esplorare e comprendere meglio il nostro ambiente marino è più urgente che mai.

Wsense e l’Internet delle cose sottomarine

Wsense si definisce un’azienda ocean tech, impegnata nello sviluppo di sistemi wireless per l’ambiente sottomarino. L’obiettivo è abilitare l’Internet delle cose sottomarine (Iout) attraverso reti wifi innovative, capaci di garantire comunicazioni affidabili tra sensori e veicoli autonomi.

La CEO Chiara Petrioli spiega che per trasmettere segnali sott’acqua è necessario ripensare completamente i sistemi di comunicazione, sfruttando tecnologie acustiche e ottiche per coprire diverse distanze.

Monitoraggio ambientale e sostenibilità

La startup non si limita a sviluppare tecnologie per la comunicazione, ma si impegna anche nel monitoraggio dell’ambiente marino. Grazie ai sistemi di Wsense, è possibile raccogliere dati in tempo reale su parametri cruciali come temperatura, salinità e quantità di ossigeno disciolto. Queste informazioni sono fondamentali non solo per la scienza, ma anche per le aziende che devono dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità. Con l’Unione Europea che chiede una maggiore protezione della biodiversità marina entro il 2030, le soluzioni di Wsense si rivelano sempre più rilevanti.

Espansione e prospettive future

Con un recente finanziamento di 7,2 milioni di euro, Wsense è pronta a espandere la propria presenza in Europa e nel Medio Oriente. La startup, nata come spin-off dell’Università La Sapienza di Roma, sta cercando nuovi talenti per portare a piena maturità le sue tecnologie. La sfida è ambiziosa, ma Petrioli è fiduciosa: “Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità”. Con la crescente domanda di soluzioni sostenibili e innovative, il futuro di Wsense appare luminoso e promettente.

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