Introduzione allo sviluppo di Ubuntu 25.10
Canonical ha ufficialmente avviato lo sviluppo di Ubuntu 25.10, conosciuto con il nome in codice “Questing Quokka”. Questo annuncio segna l’inizio di un percorso che porterà alla pubblicazione della versione finale, prevista per il 9 ottobre. Gli utenti possono già scaricare le prime ISO di anteprima a partire dall’1 maggio, disponibili sul sito ufficiale di Ubuntu. Queste versioni preliminari sono destinate a sviluppatori, tester e appassionati che desiderano esplorare in anteprima le nuove funzionalità del sistema.
Novità e aggiornamenti previsti
Le prime versioni di Ubuntu 25.10 si basano sui componenti della versione 25.04, rilasciata ad aprile, e integrano il kernel Linux 6.14 e l’ambiente desktop GNOME 48.
Nei prossimi sei mesi, il sistema subirà importanti aggiornamenti, tra cui il passaggio al kernel Linux 6.17 e l’adozione di Mesa 25.1 per la grafica. Inoltre, l’ambiente desktop sarà aggiornato a GNOME 49.
Altri strumenti fondamentali riceveranno aggiornamenti significativi: GCC 15, GNU Binutils 2.45, Python 3.13, LLVM 20 e Boost 1.88 saranno tutti inclusi nella nuova versione. Una novità interessante è l’implementazione del comando sudo-rs come predefinito per la prima volta in una distribuzione Linux, un cambiamento che potrebbe semplificare l’uso dei privilegi di amministrazione.
Test e feedback degli utenti
Essendo versioni di anteprima, Canonical avverte gli utenti riguardo alla potenziale instabilità di queste ISO, suggerendo di non utilizzarle per operazioni quotidiane.
Gli utenti sono incoraggiati a testare le nuove funzionalità in ambienti sicuri e a segnalare eventuali bug. A tal fine, sono programmati eventi di testing, noti come “Ubuntu Testing Week”, che si svolgeranno il 26 giugno e il 21 agosto. Queste fasi sono cruciali per affinare il sistema in vista della versione beta, attesa per il 18 settembre, e della Release Candidate del 2 ottobre.
Inoltre, rimanendo in tema Linux, uno sviluppatore veterano ha proposto nuove idee per modernizzare la configurazione x86 del kernel, rendendola più adatta alle esigenze delle attuali distribuzioni. Questa proposta include una riorganizzazione e una pulizia dei file defconfig, con l’obiettivo di migliorare la struttura del sistema. Maggiori dettagli su queste innovazioni possono essere trovati nel nostro articolo dedicato.