Si è concluso il periodo di interruzione delle attività governative negli Stati Uniti, e la NASA ha condiviso con il pubblico immagini straordinarie dell’oggetto interstellare noto come 3I/Atlas. Durante una conferenza stampa, i ricercatori hanno presentato dati e osservazioni che rivelano la vera identità di questo corpo celeste, dissipando le voci legate a tecnologie aliene.
Le immagini, provenienti da diversi strumenti spaziali, offrono un quadro più chiaro della cometa e delle sue caratteristiche. La NASA ha ufficialmente dichiarato che 3I/Atlas è una cometa, ponendo fine alle speculazioni diffuse online.
Osservazioni e immagini da diverse missioni
Durante l’evento, è stata mostrata una serie di immagini raccolte da diverse missioni spaziali. Tra queste, spiccano quelle ottenute dai satelliti Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) e MAVEN, oltre a quelle dalla sonda SOHO e dalla missione STEREO.
Questi scatti forniscono informazioni preziose sulla composizione e il comportamento di 3I/Atlas durante il suo avvicinamento al Sole.
Immagini da SOHO e MRO
Una delle immagini più interessanti è stata catturata dalla sonda SOHO, che ha ripreso 3I/Atlas durante un periodo in cui l’oggetto si trovava a circa 358 milioni di chilometri dalla Terra. Questa scoperta ha sorpreso gli scienziati, poiché non si aspettavano di osservare la cometa da una distanza così elevata. Altre immagini, come quelle scattate dal Mars Reconnaissance Orbiter, hanno mostrato la chioma e la coda dell’oggetto mentre si avvicinava a Marte, a soli 30 milioni di chilometri di distanza.
Implicazioni per la comunità scientifica
La condivisione di queste immagini ha suscitato un grande interesse nella comunità scientifica, che ora ha l’opportunità di analizzare i dati e comprendere meglio le caratteristiche di 3I/Atlas.
Il satellite MAVEN ha contribuito fornendo informazioni utili sulla firma spettroscopica dell’acqua presente nell’oggetto, rivelando ulteriori dettagli sulla sua composizione chimica.
Il futuro di 3I/Atlas
La cometa 3I/Atlas raggiungerà il suo punto di massimo avvicinamento alla Terra il 19 dicembre 2025, a una distanza di circa 267 milioni di chilometri. Sebbene questa distanza sia considerevole, gli scienziati continueranno a monitorare l’oggetto per raccogliere maggiori informazioni e dati. La NASA e altre agenzie spaziali stanno già pianificando ulteriori osservazioni per ottenere immagini più dettagliate e approfondire la comprensione di questo affascinante corpo interstellare.
La conferenza della NASA ha rappresentato un passo importante nella divulgazione delle scoperte legate a 3I/Atlas. Gli scienziati hanno fornito un messaggio chiaro e rassicurante sulla natura della cometa, sottolineando che non presenta alcuna minaccia per la Terra.
Con l’impegno continuo nella ricerca, si prevedono ulteriori rivelazioni sul comportamento e le caratteristiche delle comete interstellari, ampliando la conoscenza dell’universo.

