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Il copyright non è naturale, perciò ce ne infischiamo

innovaizone
Ai tempi di Omero non c’era. Ai tempi di Rubens e Rembrandt non si sapeva a chi appartenesse davvero, al maestro o all’apprendista. Gutenberg non ha chiesto a nessuno il permesso di stampare la Bibbia, e moltissimi capolavori letterari come il Faust sono diventati tali attraverso arrangiamenti successivi per i quali nessuno ha dovuto pagare permessi. Ma di che stiamo parlando? Del copyright, che diamine! A proposito: anche Beethoven copiava Vivaldi senza pagarlo. All’epoca era la prassi. PS: Qui usiamo i due
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Scritto da chef