Il caseificio Torre Pallavicina, situato in provincia di Bergamo, è il primo stabilimento di produzione di Grana Padano a ricevere l’autorizzazione per utilizzare il logo Made Green in Italy. Questo riconoscimento, concesso dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rappresenta un passo fondamentale verso la valorizzazione delle prestazioni ambientali dei prodotti italiani.
Questa conquista non è solo un simbolo di prestigio, ma incarna un impegno concreto per la sostenibilità ambientale nella filiera agroalimentare. La collaborazione tra il caseificio e rinomate istituzioni di ricerca ha reso possibile questo risultato, evidenziando l’importanza di un approccio scientifico e condiviso.
Un percorso condiviso verso la sostenibilità
La strada che ha portato all’ottenimento del logo Made Green in Italy è stata caratterizzata da un intenso lavoro di squadra.
Il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Enersem hanno fornito supporto scientifico e analitico, contribuendo a fare chiarezza sugli impatti ambientali associati alla produzione di Grana Padano. La certificazione è stata rilasciata da Csqa, un organismo di accreditamento riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale.
La metodologia PEF
Alla base dello schema Made Green in Italy c’è la metodologia PEF – Product Environmental Footprint – che offre un approccio rigoroso per misurare gli impatti ambientali di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Questo metodo permette ai produttori di valutare e migliorare le loro performance ambientali, riducendo gli effetti negativi e ottimizzando i processi produttivi in conformità con il Disciplinare Dop.
Un valore strategico per la filiera del Grana Padano
Il riconoscimento ottenuto dal caseificio Torre Pallavicina non è solo un traguardo individuale, ma ha un significato strategico per l’intera filiera del Grana Padano Dop. Dalla produzione del latte fino alla stagionatura e commercializzazione, questo logo rappresenta un esempio di come un modello produttivo tradizionale possa evolvere, integrando strumenti avanzati di analisi ambientale senza perdere la propria identità.
Renato Zaghini, presidente del Consorzio del Grana Padano, sottolinea l’importanza di questo riconoscimento, evidenziando come rappresenti un segnale forte per tutta la filiera. Il Consorzio ha infatti investito a lungo nella riduzione dell’impatto ambientale, collaborando con atenei e istituzioni per adottare nuove tecnologie sostenibili.
Comunicazione e trasparenza verso il consumatore
Utilizzare il logo Made Green in Italy si traduce anche in un’importante opportunità di marketing.
Questo strumento non solo accresce la competitività del prodotto, ma migliora anche la comunicazione ambientale verso i consumatori, rispondendo alle loro crescenti richieste di trasparenza e responsabilità. La capacità di dimostrare l’impegno verso la sostenibilità può fare la differenza nel mercato attuale, sia a livello nazionale che internazionale.
Un modello per il futuro
L’esperienza del caseificio Torre Pallavicina rappresenta un caso pilota che potrebbe stimolare l’intera filiera verso una maggiore adozione dello schema Made Green in Italy. Se questo percorso sarà condiviso, potrebbe portare a una strategia di sostenibilità a livello di filiera, generando benefici ambientali, economici e reputazionali per tutti gli attori coinvolti.
Il caseificio Torre Pallavicina non solo si distingue per le sue pratiche sostenibili, ma si pone anche come un esempio per il futuro del settore agroalimentare italiano, dimostrando che tradizione e innovazione possono coesistere in armonia.
