Recentemente, un rapporto ha evidenziato l’impatto dell’uso dell’acqua nei datacenter. Questi centri stanno diventando più efficienti e meno affamati d’acqua grazie a tecnologie di raffreddamento all’avanguardia. I dettagli di questa trasformazione meritano attenzione.
1. L’innovazione tecnologica che cambia le regole del gioco
Un’indagine condotta da TechUK, in collaborazione con l’Agenzia per l’Ambiente del Regno Unito, ha rivelato che i datacenter in Inghilterra stanno adottando metodi di raffreddamento sempre più sostenibili. In particolare, il 51% dei siti analizzati utilizza sistemi di raffreddamento senza acqua, che non richiedono ulteriori risorse oltre quelle standard di un edificio commerciale. Questo segna un cambiamento notevole rispetto al passato, dove l’uso dell’acqua era una delle maggiori preoccupazioni ambientali nel settore.
Questi moderni sistemi non solo riducono il consumo idrico, ma aumentano anche l’efficienza operativa, permettendo ai datacenter di funzionare senza compromettere il comfort termico dei server. Tecnologie come il raffreddamento a liquido e il raffreddamento diretto al chip stanno rivoluzionando il modo in cui questi centri gestiscono il calore, riducendo notevolmente il bisogno di acqua potabile.
2. Un confronto rivelatore: datacenter vs. club di calcio
Un aspetto sorprendente del rapporto è il confronto tra il consumo d’acqua dei datacenter e quello dei club di calcio della Premier League. I dati mostrano che il 64% dei datacenter analizzati consuma una quantità d’acqua simile a quella di un club di calcio nel corso di un anno. Questo mette in luce quanto il settore stia lavorando per migliorare la sua immagine e ridurre l’impatto ambientale.
La crescente pressione per la sostenibilità sta spingendo i datacenter a migliorare continuamente. Luisa Cardani, a capo del programma Datacentres di TechUK, ha affermato che l’innovazione nel raffreddamento è destinata a continuare. Pertanto, i datacenter stanno diventando sempre più consapevoli della necessità di ridurre il proprio consumo di acqua in risposta alle scarse risorse disponibili in alcune regioni dell’Inghilterra.
3. Verso un futuro più sostenibile: sfide e opportunità
Tuttavia, nonostante i progressi, il rapporto riconosce le sue limitazioni. I 73 siti analizzati rappresentano solo una piccola frazione dei 477 datacenter nel Regno Unito, e la maggior parte dei dati raccolti è stata fornita volontariamente, senza una validazione esterna. Questo solleva interrogativi sulla trasparenza nel settore.
Peter Judge, analista senior di Uptime Intelligence, ha evidenziato come i gestori dei datacenter tendano a mantenere riservate le informazioni, concentrandosi maggiormente sui propri clienti e sulla privacy.
Questa mancanza di trasparenza potrebbe ostacolare ulteriori miglioramenti e innovazioni. La legislazione futura potrebbe richiedere una maggiore apertura, obbligando i gestori a condividere dati cruciali per la sostenibilità.
In conclusione, il settore dei datacenter sta attraversando un periodo di cambiamento significativo. Con l’adozione di tecnologie più sostenibili e una crescente consapevolezza ambientale, si prospetta un futuro in cui l’efficienza e la responsabilità ecologica saranno al centro delle operazioni.