Ho realizzato la cucina intelligente dove il forno fa la risonanza al pollo

ambiente

Oggi vorrei raccontarvi una storia molto legata al momento. Un progetto che presentiamo al Salone del Mobile di Milano la settimana prossima. Questo il brief che ci è stato dato: “Dal 2013 tutti gli elettrodomestici del Gruppo Indesit avranno dentro un chip che li metterà in rete (ZigBee). Quali conseguenze può avere questa rete domestica sul modo di cucinare, vivere e abitare la casa?”.

È la vecchia storia del frigo che parla con la tv che abbiamo letto tante volte: già diversi anni fa qui al Media Lab del MIT venne sviluppato un prototipo interessante. Ma che succede se questa cosa si verifica davvero con le tecnologie attuali? Io adoro cucinare: spesso cucino mentre controllo le mail e parlo su Skype e non è sempre comodissimo.

Per questo la domanda sulla nuova cucina mi ha coinvolto in prima persona.

Il progetto lo ha sviluppato lo studio carlorattiassociati – Walter Nicolino & Carlo Ratti di Torino, non il Senseable City Lab del MIT, dove ci occupiamo del futuro del design dal punto di vista della ricerca. Ma molti progetti non possono essere seguiti soltanto a livello accademico: quando dobbiamo andare oltre la pura analisi e bisogna costruire qualcosa, entra in gioco lo studio di Torino.

Il primo ragionamento che abbiamo fatto è stato che per quanto siano fatte bene le interfacce, oggi si usano pochissime funzioni di ciascun elettrodomestico: pensate ad una lavatrice.

O alle curve di cottura di un forno, per esempio per fare un soufflé. Si tratta di funzioni che nessuno può davvero usare senza dover ricorrere al manuale d’uso.

Ma chi apre oggi un manuale d’uso? Allora abbiamo pensato di trasferire l’interfaccia su uno di quei supporti che ormai usiamo tutti i giorni, tipo un tablet. Ovvero lo schermo del telefonino. Abbiamo immaginato una semplice app per governare tutti gli oggetti della cucina.

Il secondo ragionamento è relativo al fatto che gli elettrodomestici raccolgono moltissimi dati che però oggi sono pressoché sono inaccessibili per gli utenti: per esempio quanta energia stiamo consumando, quanto stiamo inquinando, qual è la qualità dell’acqua, eccetera. Dati utilissimi a capire meglio cosa stiamo facendo e come stiamo. Per questo abbiamo deciso di portarli tutti sulla rete, in the cloud.

E magari aggiungerne altri. Per esempio, al fine di misurare la qualità dell’aria: c’è troppo fumo? Cattivi odori? Oppure è possibile mettere una videocamera nel forno e, con un sistema di sensoristica vedere in modo tridimensionale, capire cosa accade al pollo.

Proprio come se gli stessimo facendo una MRI, una risonanza magnetica, per verificarne lo stato della cottura su tablet.

Infine è possibile condividere con gli amici in tempo reale quello che si fa, le ricette, le foto dei tuoi piatti. E fai tutto con una app, magari mentre stai nel soggiorno di casa con la tua tavoletta.

Allora, in questo scenario nuovo, l’elettrodomestico del 2013 che faccia avrà? Come cambierà fisicamente? Guardate le immagini che vi ho inviato. E datemi un vostro parere sul progetto.

Notate che non c’è più una interfaccia ma una maniglia che viene fuori a sfioro, un raggio di luce – o sensing ray – che ha le informazioni di base per controllarlo. E poi, quando hai le mani sporche di patate, non vuoi usare il tuo tablet, su un piano della cucina hai un mirror: è una interfaccia tangibile che ti guida in ogni fase durante la preparazione di una ricetta.

Questa è stata la nostra riflessione su come cambierà la nostra vita quando dal prossimo anno tutti i nuovi elettrodomestici saranno su Internet. Questo avverrà grazie a ZigBee. Cos’è ZigBee? Semplificando al massimo, è un wifi che costa poco. Ha una banda ridotta rispetto al wifi, ma è molto, molto più economico. Il prezzo abbordabile innescherà una rivoluzione nelle nostre case.

Finora infatti l’idea della casa smart non ha attecchito per un problema di costo e di interfacce. Farsi una casa intelligente costa troppo e non c’è una interfaccia giusta che la renda davvero facile da utilizzare.

Ma le cose stanno cambiando rapidamente. In questi giorni negli Stati Uniti sta spopolando un termostato wifi: con una app dell’iPhone, stacchi la temperatura, la riaccendi quando torni a casa, risparmi molti soldi. E funziona. Ecco perché credo che il cambiamento sia imminente: mettere un chip su ogni elettrodomestico consentirà a chiunque di configurarsi la propria casa intelligente. E così tutte le cose di cui si parla da tempo, stanno finalmente diventando possibili.

Torino, 15 aprile 2012CARLO RATTI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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