Mai nella storia recente un’operazione di attivismo marittimo ha goduto di così tanta attenzione mediatica. La Global Sumud Flotilla ha deciso di rompere gli schemi, puntando sulla massima trasparenza: ogni imbarcazione è dotata di un dispositivo GPS che consente di seguire in tempo reale il suo percorso. È possibile visualizzare ogni movimento di oltre 50 navi nel Mediterraneo orientale, grazie a una mappa interattiva accessibile a tutti.
Un sistema di monitoraggio innovativo
La mappa interattiva, visibile sul sito ufficiale della coalizione, non è solo un modo per seguire le navi; è un vero e proprio strumento di protezione. Forensic Architecture, un’organizzazione londinese specializzata in investigazioni digitali sui diritti umani, ha progettato questo tracker come deterrente contro eventuali interventi militari. Attualmente, 13 delle oltre 50 navi previste sono già visibili sul tracker, e il numero è destinato a crescere man mano che le unità completano le loro procedure di integrazione.
Tra le navi già in partenza, si trovano l’Alma con il giornalista colombiano Mauricio Morales e l’Estrella Y Manuel con attivisti spagnoli.
Le imbarcazioni stanno convergendo da diversi porti, come Barcellona e Genova, pronte a navigare insieme verso Gaza. Ogni movimento sarà documentato e trasmesso in tempo reale, creando un documento storico di questa missione unica. Questo viaggio non è solo un’operazione di attivismo, ma una vera e propria narrazione collettiva di ciò che sta accadendo in mare.
Un viaggio condiviso e documentato
Per seguire il viaggio, è sufficiente visitare il sito ufficiale della coalizione, dove la mappa viene aggiornata automaticamente. Le navi sono rappresentate come punti colorati che si muovono lungo le rotte del Mediterraneo, e cliccando su ciascun punto si possono ottenere informazioni dettagliate su ogni imbarcazione.
Questo viaggio verso Gaza, che durerà tra sette e otto giorni, coprirà circa 3.000 chilometri di mare, e ogni singolo momento sarà reso pubblico.
Il tracker rappresenta un’evoluzione rispetto ai sistemi utilizzati in precedenti missioni. Durante la missione della Freedom Flotilla, i dati raccolti venivano considerati prove legali; ora, con capacità di registrazione avanzate, il tracker è in grado di documentare ogni movimento, anche in caso di tentativi di blocco del segnale. Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica nell’attivismo marittimo.
Personaggi noti e supporto globale
Tra le personalità che seguono e documentano il viaggio, figurano Greta Thunberg, l’attore Liam Cunningham e l’ex sindaca di Barcellona, Ada Colau. I social media sono inondati di aggiornamenti: l’account Instagram @globalsumudflotilla, con oltre 233.000 follower, pubblica costantemente foto e video dalle navi, mentre su Twitter vengono diffusi bollettini tecnici.
Gli attivisti utilizzano Starlink per garantire una connessione internet continua, permettendo aggiornamenti in tempo reale.
In Italia, il coinvolgimento è massiccio: quattro parlamentari hanno deciso di salire a bordo per documentare in prima persona gli eventi. Inoltre, l’organizzazione Emergency è presente con la nave Life Support, dedicata al soccorso. La missione è così significativa che il 7 settembre sono previste manifestazioni in oltre 30 città italiane, con proiezioni pubbliche del tracker.
La storia non finisce qui. Tra i giornalisti che hanno tentato di unirsi alla flottiglia si trova Claudio Locatelli, il quale ha deciso di partire in modo indipendente a bordo della sua imbarcazione. Questa mossa ha sollevato interrogativi e discussioni, ma testimonia l’importanza del diritto all’informazione e alla libertà di stampa.
La Global Sumud Flotilla non è solo un viaggio verso Gaza, ma un manifesto di trasparenza e un esempio di come la tecnologia possa supportare l’attivismo. Gli aggiornamenti sulla missione stanno scrivendo un nuovo capitolo nella storia dell’attivismo marittimo.