Nel mondo sempre più competitivo delle forniture energetiche, i diritti dei consumatori devono essere tutelati. Recentemente, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha chiuso un procedimento avviato nei confronti di Eni Plenitude. Questa decisione è stata presa dopo che l’azienda ha accettato di adottare misure correttive in seguito a segnalazioni riguardanti l’aumento delle tariffe.
Il procedimento era stato avviato a causa di numerose lamentele da parte dei consumatori che non erano stati informati delle modifiche alle condizioni economiche legate alla fornitura di energia. Molti clienti hanno scoperto dell’aumento delle tariffe solo dopo aver ricevuto le bollette, momento in cui era impossibile esercitare il diritto di recesso.
Le misure adottate da Eni Plenitude
Eni Plenitude ha riconosciuto le proprie mancanze e ha proposto impegni per migliorare la comunicazione con i propri clienti.
Tra le azioni intraprese ci sono l’aggiornamento delle modalità di comunicazione e la sospensione dell’iter di rinnovo con condizioni economiche sfavorevoli. D’ora in poi, i clienti riceveranno notizie riguardanti le tariffe tramite raccomandate A/R, email e SMS.
Restituzione delle condizioni precedenti
Per coloro che hanno presentato un reclamo entro il quarto ciclo di fatturazione dopo l’aumento delle tariffe, Eni Plenitude prevede il ripristino delle condizioni economiche precedenti. Questo significa che i clienti potranno tornare alle tariffe più vantaggiose che avevano prima dell’aumento, se hanno agito entro i termini stabiliti.
Indennizzi per i clienti colpiti
Oltre a ripristinare le condizioni tariffarie, Eni Plenitude ha anche deciso di riconoscere un indennizzo ai clienti. Questo rimborso varierà tra il 40% e il 70% della differenza spesa tra le nuove e le vecchie condizioni economiche.
Si stima che circa 90-100.000 utenti beneficeranno di questi indennizzi, con un totale che si aggira tra 2 e 6 milioni di euro.
Tempistiche per i rimborsi
I rimborsi verranno accreditati sulle bollette in arrivo entro tre mesi dall’accoglimento degli impegni, e in ogni caso, non oltre sei mesi. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la tutela dei diritti dei consumatori e il miglioramento della trasparenza nelle comunicazioni aziendali.
L’azione intrapresa da Eni Plenitude, in seguito alla pressione dell’AGCM, dimostra l’importanza di un dialogo aperto e di una comunicazione chiara tra fornitori di energia e clienti. La trasparenza e la responsabilità sono essenziali per costruire fiducia, specialmente in un settore così cruciale come quello dell’energia.

