Non crederai mai a quello che è successo negli Stati Uniti! L’amministrazione Trump ha messo in atto una strategia sorprendente per affrontare le espulsioni degli immigrati, trasformando questi eventi in veri e propri meme virali. Ma non si tratta solo di intrattenere; si punta a normalizzare le espulsioni di massa, utilizzando l’umorismo e le tendenze social per attrarre un pubblico giovane e influente. Curioso, vero?
Il potere del meme: come l’umorismo diventa propaganda
Immagina di scorrere il tuo feed di social media e di imbatterti in un video dell’agenzia ICE che mostra migranti mentre salgono su un aereo, il tutto accompagnato da un jingle orecchiabile. Questo è esattamente ciò che ha fatto il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale con un post che recitava: “Quando l’ICE ti prenota una vacanza Jet2 di sola andata per l’espulsione.
Non c’è niente di meglio!” Non è incredibile come un messaggio del genere possa suscitare risate e approvazione tra i sostenitori di Trump? Ma fino a che punto può spingersi la propaganda? La risposta ti sorprenderà.
Questa strategia, secondo gli esperti, è tutt’altro che casuale. Utilizzando meme e riferimenti pop, l’amministrazione crea un senso di ‘noi contro loro’, sfruttando l’umorismo tipico della Generazione Z. E se pensi che si tratti solo di divertimento, ripensaci: stiamo parlando di una normalizzazione di pratiche come le espulsioni di massa, veicolate attraverso contenuti che sembrano innocui. Cosa ne pensi di questa forma di comunicazione?
Una narrazione pericolosa: il rischio di disumanizzazione
Il governo Trump non si limita a postare meme divertenti; sta integrando elementi di nazionalismo cristiano e riferimenti all’estrema destra nei suoi messaggi.
Prendi ad esempio un post che mostrava alligatori in cappelli dell’ICE, chiaro tentativo di pubblicizzare un nuovo carcere per migranti in Florida, soprannominato “Alligator Alcatraz”. Incredibile, vero? Queste immagini non solo sono bizzarre, ma contribuiscono a costruire una narrativa che disumanizza gli immigrati, presentandoli come una minaccia alla società. Ma a quale prezzo?
Il professor Kurt Braddock ha espresso preoccupazione per la normalizzazione di questo tipo di umorismo. L’uso di meme che ridicolizzano e disumanizzano gli altri può sfociare in una cultura di aggressività, dove la violenza diventa una risposta accettabile alle differenze. Quando la crudeltà diventa oggetto di scherno, la società rischia di perdere di vista l’umanità delle persone coinvolte. Non credi che sia un tema di rilevanza cruciale?
Il futuro della propaganda: meme e politica
Questa non è una novità. Già nel 2016, Trump aveva utilizzato i meme come strumento di comunicazione, ma ora sembra voler portare questa strategia a un livello completamente nuovo. I post delle agenzie governative stanno guadagnando milioni di visualizzazioni e interazioni, creando un vero e proprio ecosistema virale che attira l’attenzione di giovani e meno giovani. Ma cosa significa questo per il nostro futuro?
Con la rimozione dei limiti di età per i candidati all’ICE e la continua espansione della forza lavoro, l’amministrazione sta cercando di rendere l’ICE una “confraternita” accattivante. Joan Donovan, esperta in comunicazione, sottolinea che questo tipo di comunicazione è mirato principalmente a giovani uomini, tentando di attrarli in un’agenzia che promuove l’espulsione di immigrati attraverso meme che sembrano divertenti ma nascondono un messaggio di odio e divisione.
In un mondo dove tutto è condivisibile, i meme possono essere sia un’arma a doppio taglio che un’opportunità. Mentre alcuni potrebbero ridere, altri si chiedono quale sarà il costo umano di questa nuova forma di propaganda. E mentre il governo continua a mescolare religione e politica in un cocktail virale, la domanda rimane: fino a dove si spingeranno per mantenere il potere? Questo è un interrogativo che dobbiamo porci. Cosa ne pensi?
