Attualmente, l’Africa si trova a un bivio energetico. Con oltre 685 milioni di persone prive di accesso all’elettricità, il continente affronta una grave crisi energetica. Questo dato è allarmante, considerando che il 80% di queste persone risiede in Africa. Paesi come il Sudafrica raggiungono un accesso all’energia del 94%, mentre in Sud Sudan solo l’1% della popolazione ha la possibilità di accendere una luce. Le infrastrutture elettriche sono insufficienti, i blackout sono frequenti e molti cittadini ricorrono a costosi generatori a gasolio, con conseguenze economiche e sanitarie significative.
In aggiunta, l’utilizzo di carbone e carbonella per cucinare provoca circa 815.000 morti premature all’anno, colpendo in particolare donne e bambini. È evidente che l’Africa necessita di soluzioni energetiche sostenibili per migliorare la vita quotidiana di milioni di persone.
1. L’urgente bisogno di energia in Africa
2. La promessa dei pannelli solari cinesi
Negli ultimi anni, i paesi africani hanno cominciato ad acquisire pannelli fotovoltaici cinesi, attratti dalla possibilità di ottenere energia pulita a basso costo. La radiazione solare è una risorsa gratuita, ma non basta avere i pannelli per generare energia. È necessaria anche una rete elettrica adeguata e sistemi di distribuzione capaci di supportare questa nuova risorsa. Pertanto, è fondamentale investire in batterie e dispositivi elettronici per stabilizzare la rete.
Nonostante l’aumento delle importazioni, gli investimenti nei parchi solari in Africa rimangono insufficienti. Molti paesi continuano a dipendere da gas naturale e carbone per la produzione di elettricità. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare rapidamente grazie alla competitività dei pannelli solari cinesi, che attualmente detengono l’80% della produzione mondiale di questi dispositivi.
3. Un’opportunità per l’Africa e per la Cina
Con l’aumento delle barriere commerciali negli Stati Uniti e in Europa, la Cina ha individuato un’importante opportunità nel mercato africano. Le esportazioni verso il continente sono destinate a superare i 200 miliardi di dollari quest’anno. Tuttavia, rimane da chiarire se si tratti di un gesto altruistico o di una strategia per aggirare i dazi imposti da Washington.
Indipendentemente dalle motivazioni, l’Africa rappresenta un’importante opportunità economica per le aziende solari cinesi e un’occasione di sviluppo per i paesi africani. Tra le nazioni che hanno maggiormente beneficiato di queste importazioni figurano il Sudafrica, la Nigeria e l’Algeria. Inoltre, ben 25 paesi hanno importato pannelli per una capacità di almeno 100 MW, un incremento significativo rispetto all’anno precedente.
Le analisi indicano che la crescita potrebbe derivare in gran parte da progetti solari distribuiti, piuttosto che da vasti impianti industriali. Questo scenario implica che i cittadini e le piccole aziende potrebbero diventare i veri protagonisti di questa rivoluzione energetica, portando energia pulita direttamente nelle loro case.
4. Il futuro è luminoso, ma attento ai dettagli!
Il potenziale dei pannelli solari è significativo: in Nigeria, per esempio, il risparmio derivante dall’eliminazione del gasolio può coprire il costo di un pannello solare in appena sei mesi. Tuttavia, è fondamentale che i pannelli vengano installati e utilizzati effettivamente. Senza un’infrastruttura adeguata, queste tecnologie rischiano di rimanere inutilizzate.
Un esempio positivo arriva dallo Zambia, dove sono in corso iniziative per fornire elettricità a mille comunità rurali attraverso mini-reti solari. Questo progetto, sostenuto da Nazioni Unite e Unione Europea, rappresenta un passo significativo nella giusta direzione. Inoltre, la Banca Mondiale ha avviato un programma per garantire elettricità a 300 milioni di persone nell’Africa subsahariana entro il 2030.
In attesa dello sviluppo delle infrastrutture di trasmissione e distribuzione, le mini-grids rappresentano una soluzione efficace per espandere l’accesso all’energia pulita. Questi sistemi decentralizzati, basati su pannelli fotovoltaici, possono fornire energia a villaggi e comunità, cambiando così la vita di milioni di africani.
In aggiunta, l’utilizzo di carbone e carbonella per cucinare provoca circa 815.000 morti premature all’anno, colpendo in particolare donne e bambini. È evidente che l’Africa necessita di soluzioni energetiche sostenibili per migliorare la vita quotidiana di milioni di persone.0


