In un’epoca in cui il lavoro ibrido sta diventando la norma, le aziende devono affrontare una sfida cruciale: garantire la sicurezza dei propri dispositivi. Un refresh dei PC non è solo un cambio estetico, ma una mossa strategica per costruire un futuro più sicuro e produttivo. Con l’approccio giusto, le aziende possono mitigare i rischi informatici e migliorare la resilienza dei loro sistemi.
Il cambiamento del panorama lavorativo e le sue sfide
La transizione verso modalità di lavoro flessibili ha portato numerosi vantaggi per i dipendenti, ma ha ampliato la superficie di attacco per i team IT. I dispositivi non sono più protetti da un firewall aziendale, poiché ora si connettono a reti domestiche e Wi-Fi pubblici. Questo scenario rende i dispositivi vulnerabili agli attacchi informatici, aumentando la necessità di strategie di sicurezza più robuste.
Statistiche allarmanti sulla sicurezza informatica
Secondo l’ultima indagine del governo britannico sulle violazioni della sicurezza informatica, ben il 43% delle aziende ha subito un attacco o una violazione nell’ultimo anno. Questo dato evidenzia come il crimine informatico sia in continua crescita, spingendo le organizzazioni a rivedere le proprie politiche di sicurezza.
Il valore di un approccio strategico al refresh dei PC
Molti responsabili IT ritengono che il principale motivo per cui dovrebbero aggiornare i loro dispositivi non sia solo una scadenza del sistema operativo, ma la crescente minaccia di attacchi informatici. La ricerca ha rivelato che il 46% dei decision maker IT è motivato a rinnovare la flotta di PC a causa di notizie su violazioni di sicurezza di alto profilo.
Questo evidenzia la necessità di considerare la sicurezza come una priorità nei processi decisionali relativi all’IT.
Rischi associati ai dispositivi obsoleti
Tenere in uso dispositivi datati può sembrare un modo per risparmiare costi, ma comporta rischi invisibili. I dispositivi più vecchi non ricevono aggiornamenti di sicurezza vitali, esponendo le aziende a minacce informatiche che possono causare danni significativi. Inoltre, questi dispositivi mancano di unità di elaborazione neurale, fondamentali per gestire in modo sicuro i carichi di lavoro basati su intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo.
L’importanza dell’intelligenza artificiale per la sicurezza
Con l’uscita di Windows 11, l’attenzione si è spostata verso un’architettura hardware progettata con la sicurezza al primo posto. I dispositivi moderni richiedono componenti come il Trusted Platform Module (TPM) 2.0, che fornisce funzioni di sicurezza hardware, come la creazione e la gestione di chiavi crittografiche.
Senza un adeguato supporto hardware, le aziende non possono sfruttare appieno le protezioni avanzate offerte dai nuovi sistemi operativi, lasciandole vulnerabili.
Una nuova era per l’AI decentralizzata
Il discorso sull’intelligenza artificiale sta evolvendo rapidamente, spostandosi da modelli di grandi dimensioni basati su cloud a un approccio più decentralizzato. L’emergere di modelli linguistici piccoli (SLM) consente di eseguire AI direttamente sui dispositivi, permettendo operazioni sensibili senza compromettere la sicurezza dei dati. Questo metodo non è solo una possibilità futura, ma è già attuabile con l’hardware appropriato.
Le moderne macchine dotate di NPUs sono progettate per gestire questi SLM, supportando applicazioni AI sicure e a bassa latenza. Per le aziende, ciò significa che il refresh dei PC non è solo un aggiornamento tecnico, ma una preparazione per un cambiamento fondamentale nel modo in cui l’AI verrà implementata nel contesto aziendale.
Costruire una difesa solida contro le minacce informatiche
In un ambiente di lavoro sempre più sfidante, i PC moderni rappresentano una linea di difesa cruciale. La sicurezza dei processi AI su dispositivo è garantita da caratteristiche di sicurezza hardware e firmware che operano al di sotto del sistema operativo, fornendo una protezione più resistente contro gli attacchi che mirano a compromettere la sicurezza software.
Misure di sicurezza a livello hardware
Funzionalità come la verifica del BIOS e del firmware garantiscono che i dispositivi siano privi di manomissioni, mentre lo stoccaggio sicuro delle credenziali protegge da attacchi all’identità. Inoltre, i PC moderni offrono misure di sicurezza della catena di fornitura, come certificati digitali che consentono alle aziende di verificare l’integrità dei componenti e prevenire manomissioni. Questa fiducia a livello hardware rende l’AI su dispositivo una strategia non solo praticabile, ma anche sicura.
La transizione verso modalità di lavoro flessibili ha portato numerosi vantaggi per i dipendenti, ma ha ampliato la superficie di attacco per i team IT. I dispositivi non sono più protetti da un firewall aziendale, poiché ora si connettono a reti domestiche e Wi-Fi pubblici. Questo scenario rende i dispositivi vulnerabili agli attacchi informatici, aumentando la necessità di strategie di sicurezza più robuste.0
La transizione verso modalità di lavoro flessibili ha portato numerosi vantaggi per i dipendenti, ma ha ampliato la superficie di attacco per i team IT. I dispositivi non sono più protetti da un firewall aziendale, poiché ora si connettono a reti domestiche e Wi-Fi pubblici. Questo scenario rende i dispositivi vulnerabili agli attacchi informatici, aumentando la necessità di strategie di sicurezza più robuste.1