Negli ultimi mesi, i produttori di chip hanno lanciato un segnale di allerta riguardo a una imminente carenza di memorie DRAM e NAND. Questa situazione è in gran parte causata da una domanda crescente da parte dei fornitori di servizi cloud, che sta superando di gran lunga l’offerta disponibile. Inoltre, le recenti restrizioni imposte dall’amministrazione Trump sulle fabbriche cinesi complicano ulteriormente il quadro.
Samsung, il principale produttore di componenti, ha dichiarato che concentrerà la propria produzione su chip DRAM, sacrificando in parte la produzione di chip NAND. Questa decisione è stata presa in risposta all’aumento della richiesta di RAM, fondamentale per il funzionamento dei server che gestiscono modelli di intelligenza artificiale (AI) sempre più complessi.
La crescente domanda di DRAM
Il fabbisogno di DRAM è in costante aumento, soprattutto a causa della necessità di caricare modelli AI che richiedono quantità di memoria enormi. Questi modelli possono raggiungere dimensioni che superano i tens of gigabytes, rendendo obsoleti i tradizionali requisiti di memoria per le applicazioni web.
Impatto sui chip HBM
Questa pressione sulla produzione di DRAM avrà ripercussioni anche sulle memorie HBM (High Bandwidth Memory) utilizzate nelle schede grafiche per l’addestramento dell’AI. Poiché i circuiti per DRAM e HBM vengono realizzati utilizzando processi di incisione simili, eventuali problemi nella produzione di DRAM si rifletteranno anche sulla disponibilità di HBM.
Incremento dei prezzi e difficoltà di approvvigionamento
Il mercato sta già registrando un aumento significativo dei prezzi dei componenti DDR5 DRAM, che ha subito un incremento del 60% nelle ultime settimane.
I produttori stabiliscono i prezzi al termine di ogni mese, in base alla domanda, ma Samsung ha posticipato l’annuncio delle nuove quotazioni per riflettere sull’attuale situazione.
Tobey Gonnerman, esperto di mercato, ha affermato che i produttori di server e operatori di data center devono ora fare i conti con ritardi nelle consegne dei componenti di memoria e con prezzi estremamente elevati per ottenere accesso prioritario agli stock disponibili.
Esempi di aumento dei costi
Ad esempio, un chip DDR5 da 32 GB è attualmente scambiato a 239 dollari, rispetto ai 149 dollari di settembre. Anche i chip da 16 GB e 64 GB hanno visto i loro prezzi aumentare drasticamente, rispettivamente a 135 e 1.194 dollari.
Innovazioni e sfide nella produzione
Samsung e SK Hynix, entrambi leader nel settore, stanno affrontando sfide legate all’adozione di processi produttivi più avanzati, come la generazione 1c di Samsung e la 1b di SK Hynix, con incisioni più fini. Tuttavia, questa transizione ha portato a un tasso di difettosità più elevato, con solo il 50-70% dei circuiti DRAM funzionanti su un wafer, rispetto all’80% abituale.
Consumo energetico e nuove tendenze
In aggiunta, Nvidia ha annunciato che utilizzerà esclusivamente memorie LPDDR5 per le sue GPU destinate all’inferenza entro la fine del 2026. Sebbene queste memorie siano più efficienti in termini di energia, la loro produzione è più complessa, potenzialmente raddoppiando i costi per i server.
Prospettive future e conseguenze per il mercato SSD
Gli analisti prevedono che i prezzi dei componenti DRAM non si stabilizzeranno prima della metà del 2027. Inoltre, la decisione di Samsung e SK Hynix di riorganizzare le linee di produzione da NAND a DRAM potrebbe generare una carenza di SSD tra la fine del 2025 e la fine del 2026.
Samsung, il principale produttore di componenti, ha dichiarato che concentrerà la propria produzione su chip DRAM, sacrificando in parte la produzione di chip NAND. Questa decisione è stata presa in risposta all’aumento della richiesta di RAM, fondamentale per il funzionamento dei server che gestiscono modelli di intelligenza artificiale (AI) sempre più complessi.0
Strategie di approvvigionamento
Samsung, il principale produttore di componenti, ha dichiarato che concentrerà la propria produzione su chip DRAM, sacrificando in parte la produzione di chip NAND. Questa decisione è stata presa in risposta all’aumento della richiesta di RAM, fondamentale per il funzionamento dei server che gestiscono modelli di intelligenza artificiale (AI) sempre più complessi.1
