Il nuovo progetto di Caparezza, intitolato Orbit Orbit, si presenta come un’opera che trascende i confini tradizionali tra musica e fumetto. Presentato durante il Lucca Comics & Games, questo lavoro rappresenta una fusione unica di creatività, in cui il fumetto precede l’uscita di un album musicale, un approccio piuttosto raro nel panorama contemporaneo.
Un viaggio personale e creativo
Durante un incontro con i giornalisti, Caparezza ha rivelato che l’idea di Orbit Orbit è nata in un periodo difficile della sua vita. L’artista ha affrontato sfide significative, tra cui problemi di udito come ipoacusia e acufene. Fu in quel contesto che il disegnatore Simone Bianchi lo incoraggiò a lavorare su una variante della copertina del suo album precedente, Exuvia.
Questo incontro ha segnato l’inizio di un percorso che lo ha riportato a esplorare la sua passione per i fumetti.
Il potere del fumetto
Caparezza ha sempre nutrito un amore profondo per il mondo dei fumetti, come dimostrano le numerose citazioni presenti nelle sue canzoni. Tuttavia, Orbit Orbit rappresenta il primo progetto in cui ha avuto l’opportunità di scrivere una storia originale. L’artista ha dichiarato: “Da bambino sognavo di diventare un fumettista. Non riuscendo più a canalizzare la mia creatività nella musica, ho deciso di realizzare quel sogno”. Questa esperienza si è rivelata catartica, permettendogli di riaccendere la sua ispirazione musicale.
Un’opera a doppia dimensione
Orbit Orbit non è soltanto un fumetto, ma si intreccia con un album musicale che contiene 14 tracce, ognuna delle quali è ispirata a uno dei 14 capitoli del fumetto.
Questo legame profondo tra i due media alimenta una narrazione ricca e coinvolgente, dove la musica e il fumetto si completano a vicenda. Come spiegato da Caparezza, ogni canzone è una riflessione sui temi affrontati nel fumetto e si distingue per una forte componente elettronica, richiamando le sonorità che lo affascinavano da giovane.
Il viaggio tra realtà e fantasia
La trama di Orbit Orbit si sviluppa attorno a un protagonista che attraversa un bosco e si ritrova in un festival musicale, ma senza riconoscere se stesso. La narrazione onirica permette di esplorare un universo parallelo, dove elementi della realtà si riflettono in un contesto fantastico. Ad esempio, un semplice messaggio che vibra nel backstage diventa un terremoto su un pianeta distante.
Per dar vita a questa storia, Caparezza ha collaborato con nove talentuosi illustratori della Sergio Bonelli Editore, ciascuno dei quali ha contribuito con il proprio stile, creando un’opera visivamente affascinante.
Libertà creativa e citazioni fumettistiche
Nella sua nuova musica, Caparezza abbandona la sua tipica “voce da Caparezza” per tornare a usare il suo vero nome, Michele Salvemini. Questo cambiamento riflette la sua intenzione di esplorare nuovi orizzonti creativi senza farsi condizionare da aspettative esterne. Ogni traccia dell’album è pervasa da onomatopee e riferimenti a fumetti, rendendo l’esperienza ancora più immersiva. Tra le ispirazioni principali, l’artista ha citato Moebius e Leiji Matsumoto, due figure iconiche del fumetto che hanno influenzato il suo approccio narrativo.
Caparezza ha descritto Orbit Orbit come un grande atto d’amore verso il fumetto, un riconoscimento della passione e della libertà che caratterizzano quest’arte. Secondo lui, la creatività è un processo misterioso che richiede apertura e disponibilità a ricevere nuove idee. In questo modo, Orbit Orbit diventa non solo un viaggio personale per l’artista, ma anche una celebrazione della connessione tra fumetto e musica, un invito a esplorare un universo ricco di possibilità.
