Nel 2026 si prevede l’introduzione di un nuovo supporto economico, noto come bonus luce, pensato per alleviare le difficoltà delle famiglie più vulnerabili. Questo incentivo, del valore di 55 euro, dovrebbe raggiungere circa 4,5 milioni di nuclei familiari, comportando un onere per il bilancio della CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali) di quasi 250 milioni di euro.
Tuttavia, è importante sottolineare che, al momento, la proposta è ancora in fase di definizione e non è stata ufficialmente approvata da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Sarà interessante vedere se il bonus verrà integrato nell’app IO come è avvenuto per il bonus elettrodomestici o se verrà assegnato in modo automatico.
Destinatari del bonus luce
Le informazioni disponibili indicano che il bonus luce sarà destinato alle famiglie vulnerabili, ovvero a quelle con un indicatore ISEE non superiore a 15.000 euro.
In aggiunta, verranno considerati anche i nuclei familiari con un valore ISEE fino a 20.000 euro, ma con almeno quattro figli a carico. Questo nuovo bonus si aggiungerà al bonus sociale già esistente, senza sostituirlo.
Critiche e necessità di interventi strutturali
Nonostante l’intento positivo dietro l’introduzione del bonus, il Codacons ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sua efficacia nel risolvere i problemi legati all’aumento dei costi dell’energia. Infatti, nel corso degli ultimi anni, le tariffe della luce hanno subito un incremento significativo, arrivando a un +49,7% rispetto. Pertanto, sebbene sia fondamentale sostenere le famiglie più fragili, è chiaro che i bonus non possono rappresentare l’unica soluzione per affrontare l’esplosione dei costi energetici.
Altri aiuti per le piccole e medie imprese
Oltre al bonus luce destinato alle famiglie, ci sono anche notizie positive per le piccole e medie imprese. Con l’arrivo del nuovo anno, si prevede un ulteriore aiuto, che potrebbe tradursi in uno sconto sulle bollette della fornitura elettrica. Questo sostegno dovrebbe avvenire attraverso una riduzione degli oneri di sistema, con un impatto economico stimato di circa 750 milioni di euro per le finanze statali.
È fondamentale garantire che anche le piccole e medie imprese ricevano il supporto necessario per affrontare le sfide economiche attuali. L’assistenza economica può fare la differenza nella capacità di queste aziende di mantenere la propria operatività e di contribuire all’economia nazionale.
